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Misure e riaperture post Pasqua, è attesa per il nuovo decreto Covid

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Roma – Misure e possibili riaperture dopo le festività di Pasqua. Si lavora al governo in vista del consiglio dei ministri convocato per oggi pomeriggio alle 17.30. All’ordine del giorno c’è il nuovo decreto con le norme anti-Covid per aprile, al termine del periodo in cui tutta Italia sarà zona rossa.


Mario Draghi e Roberto Speranza

Mario Draghi e Roberto Speranza


Stando a quanto si apprende, almeno per tutto il mese prossimo, il paese non avrà nessuna zona gialla. Il decreto in arrivo dovrebbe far restare in vigore la misura vigente, per cui le regioni possono colorarsi solamente di arancione e rosso. Ciò significa, rispettivamente, niente spostamenti fuori dal proprio comune o fuori casa se non per motivi di urgenza, salute e lavoro. Ma non solo, significa anche la chiusura di tutte le attività “non essenziali” in quelle aree con restrizioni maggiori. 

L’unica novità dovrebbe essere che, laddove i dati dovessero migliorare, a partire da una certa data – forse il 20 aprile – sarà possibile allentare le restrizioni. Il governo starebbe pensando a un meccanismo che possa consentire un margine per le riaperture. Da quanto trapelato sul nuovo decreto Covid, i contagi dovrebbero essere sotto i cento ogni 100 mila abitanti: un margine molto stringente, dato che attualmente solo due regioni possono contare su questi numeri. Se qualche area dovesse raggiungere questo obiettivo, d’intesa con i governatori, si potrebbe valutare la possibilità di allentamenti, con l’apertura di ristoranti e bar a pranzo e forse anche quella di cinema e teatri.

Ed è proprio questo il tema che in queste ore sta dividendo la maggioranza. Da una parte, il centrodestra spinge per un meccanismo di revisione delle misure non aleatorio, che dia concretezza alla possibilità di riaprire (“lavoro, sport, vita”, dice la Lega). Dall’altra i ministri di Leu, Pd e M5s sarebbero schierati per una linea di massima prudenza, senza “illudere” i cittadini con ipotesi che poi in concreto sarebbero i dati stessi del contagio a smontare.

Per quanto riguarda le altre misure, il decreto di aprile dovrebbe restare pressoché inalterato rispetto alle regole attualmente in vigore. Coprifuoco dalle 22 alle 5. Divieto di uscire dalla propria regione se non per tornare nell’abitazione in cui si ha il domicilio o la residenza, o per raggiungere le seconde case. È possibile raggiungerle anche fuori regione e in zona rossa, ma devono essere vuote e ci si può andare solo con il proprio nucleo familiare convivente. Bisogna avere titolo di proprietà o di affitto, non breve. Il contratto deve essere stato sottoscritto prima del 14 gennaio 2021.


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