Viterbo – Coronavirus, ieri nella Tuscia sono stati somministrati 600 vaccini. Trenta in meno rispetto al giorno precedente. “Dopo lo stop ad AstraZeneca da parte di Aifa – spiega l’assessore regionale alla Sanità Alessio d’Amato – viaggiamo a una media ridotta di somministrazioni giornaliere”.
La questione sul farmaco dell’azienda anglo-svedese potrebbe sbloccarsi nella giornata odierna. “Il Lazio – assicura D’Amato – è pronto a riprendere le vaccinazioni con AstraZeneca appena ci sarà il via libera. Il piano prevede di riprogrammare in automatico gli utenti con un preavviso di 48 ore negli stessi siti vaccinali completando il percorso di recupero in una settimana. Il cittadino riceverà un sms con la data, l’orario e il luogo della vaccinazione che è lo stesso dove si era prenotato”.
Nella Tuscia, intanto, per il terzo giorno consecutivo restano fermi i grandi centri di somministrazione di Viterbo (Grotticella), Tarquinia (centro anziani) e Civita Castellana (Mice). Ancora bloccate le prenotazioni e le inoculazioni con il siero anglo-svedese. Da martedì sono saltate circa 540 prenotazioni, 180 delle quali previste per oggi.
Il contatore però, seppur lentamente, continua a crescere. Finora sono stati fatti 35mila 550 vaccini, il 45% dei quali (15mila 944) a ultra 80enni. Per questa fascia d’età e per le persone estremamente vulnerabili le somministrazioni, che vengono eseguite con Pfizer e Moderna, stanno proseguendo regolarmente: o a domicilio per i non autosufficienti o negli ospedali di Belcolle, Acquapendente e Civita Castellana, al Sant’Anna di Ronciglione, nelle case della salute di Soriano nel Cimino e Bagnoregio e al poliambulatorio di Bolsena.
La regione, inoltre, sembrerebbe intenzionata a inoculare il siero Pfizer anche a chi ha tra i 78 e gli 80 anni. Gli anziani compresi in questa fascia d’età ieri hanno ricevuto i primi sms con questo tipo di indicazione.
Le immunizzazioni, invece, sono 10mila 660. Per chi “ha completato il ciclo vaccinale dal 20 marzo – annuncia D’Amato – il sistema Anagrafe vaccinale regionale rilascerà al Fascicolo sanitario elettronico di ogni assistito l’attestato vaccinale dotato di sigillo digitale della regione Lazio. Saranno riportati i dati anagrafici, la data di prima e seconda somministrazione, il tipo di vaccino somministrato, il codice Aic e il lotto di produzione. L’attestato sarà dotato di un Qr Code per verificarne l’autenticità attraverso l’app Salutelazio”.