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Omicidio Arcuri, al via il tour de force della difesa di Landolfi

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Andrea Landolfi e Maria Sestina Arcuri

Andrea Landolfi e Maria Sestina Arcuri


Ronciglione – (sil.co.) – Omicidio Arcuri, al via la settimana più impegnativa per la difesa di Andrea Landolfi. Un tour de force di due giorni per convincere la giuria popolare che si è trattato di un tragico incidente.

Oggi e mercoledì, doppia udienza davanti alla corte d’assise presieduta dal giudice Gaetano Mautone per sentire i quattro superconsulenti della difesa.

In aula la nota criminologa forense Roberta Bruzzone. Poi toccherà alla psicologa di parte Cecilia Forenza, quindi saranno sentiti l’ingegnere Giuseppe Monfreda e il medico legale Massimo Mansutti

Sono stati nominati dagli avvocati Daniele Fabrizi e Serena Gasperini per il pugile romano 32enne Andrea Landolfi, imputato di omicidio volontario e omissione di soccorso per la morte della fidanzata 26enne Maria Sestina Arcuri, precipitata la notte tra il 3 e il 4 febbraio 2019 dalle scale di casa della nonna durante il weekend trascorso a Ronciglione.

Sono assistiti dall’avvocato Vincenzo Luccisano i familiari della vittima, i genitori e i due fratelli di Sestina, parte civile nel processo.

In casa, oltre alla coppia, che stava insieme da pochi mesi, c’erano la nonna e il figlioletto di lui, che aveva cinque anni. Entrambi avrebbero assistito alla caduta, un tragico incidente per la difesa e per Mirella Iezzi, indagata anche lei per omissione di soccorso dal pm Franco Pacifici nonché per abbandono di incapaci e per falso.

Parte civile, con l’avvocato Gianluca Fontana, anche nonna Mirella, l’81enne, cui il nipote avrebbe rotto tre costole mentre provava a soccorrere la 26enne, con una prognosi di 40 giorni, per cui è accusato anche di lesioni gravi.

Secondo la procura e i suoi consulenti, i due giovani non sarebbero rotolati, ma Sestina sarebbe stata spinta giù dalla balaustra da Andrea, durante l’ennesima lite perché lei voleva lasciarlo, facendo fare alla ragazza un volo di tre metri fino al rialzo del camino al pianoterra.

Erano circa le due di notte. Sestina è stata soccorsa solo la mattina successiva dal 118, chiamato da Andrea quattro ore dopo, alle sei del mattino. Si è spenta due giorni dopo, il 6 febbraio, al reparto di rianimazione dell’ospedale di Belcolle, dopo un disperato intervento chirurgico alla testa nel tentativo di salvarle la vita.


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