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“Il Pd è incrostato di maschilismo, propongo due capogruppo donne”

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Roma – “Il Pd è incrostato di maschilismo”. Enrico Letta, segretario del Partito democratico, ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a presentare due capogruppo donna e ha tratteggiato la situazione interna al partito.

“Il Pd è incrostato di un maschilismo per rompere il quale c’è bisogno di gesti forti. Ho scelto di proporre due capogruppo donna, che sono due vertici del Pd – ha detto Letta -. Ma in questi giorni ho dovuto combattere contro le critiche. C’è bisogno di una cura shock per un sistema anchilosato”.

“Chi ha responsabilità deve prendere la decisione che ho preso io – ha dichiarato il segretario del partito – e la questione chiave sono i vertici: nelle posizioni apicali c’è sempre un uomo e non solo in politica. Prendete le università, ci sono tantissime professoresse eppure i rettori al 95 per cento sono maschi, prendete i media, i principali giornali italiani, i vertici apicali sono tutti al maschile”.


Enrico Letta

Enrico Letta


“La guida dei gruppi parlamentari a due donne – ha quindi aggiunto – vuole essere un messaggio al paese, vorrei che se ne parlasse, che si aprisse un dibattito. Le quote rosa sono una soluzione assolutamente brutta ma necessaria, chi le critica deve darmi un’alternativa, se c’è”.

“C’è da ricostruire un sentimento di appartenenza – ha dichiarato Debora Serracchiani, una delle candidate a capogruppo del Pd – che sembra essersi smarrito nei rivoli di un individualismo e di un particolarismo esasperato e banale. A questo impegno desidero ispirare, se lo vorrete, il mio lavoro con voi. Perché il nostro lavoro è qui, nel parlamento della repubblica, dove dobbiamo trovare il modo di far sentire ciascuno di noi protagonista. Dobbiamo in questo senso allargare la partecipazione, lavorare tutti e consentire a tutti di presentare all’esterno il faticoso lavoro svolto”.


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