Viterbo – Coronavirus, anche nella Tuscia la campagna di vaccinazione prende sempre più piede. Ieri è stato battuto un nuovo record: quello delle oltre mille somministrazioni (1046), che non erano mai state fatte prima. Complice soprattutto il recupero degli appuntamenti saltati nei giorni di stop ad AstraZeneca, che si vanno a sommare alle inoculazioni giornaliere.
Centro di vaccinazione al poliambulatorio di Bolsena
La maggior parte delle inoculazioni vengono fatte con il farmaco Pfizer, ad appannaggio di ultra 70enni e pazienti estremamente vulnerabili. Grazie a un incremento degli approvvigionamenti da parte della casa farmaceutica americana, la Asl di Viterbo è riuscita a rendere operativa per più giorni alla settimana i centri al Sant’Anna di Ronciglione, al poliambulatorio di Bolsena e alle case della salute di Bagnoregio e Soriano nel Cimino.
Finora queste quattro sedi erano aperti, a rotazione, una volta alla settimana ed erano riservate ai pazienti super fragili. Ora sono in funzione per almeno cinque giorni su sette e disponibili per tutte le categorie che possono ricevere il siero della Pfizer. Nella Tuscia altri centri Pfizer sono gli ospedali di Belcolle, Acquapendente, Civita Castellana e Tarquinia.
AstraZeneca, invece, viene somministrato nei grandi locali allestiti nella parrocchia della Grotticella a Viterbo, nella sala Mice del centro commerciale Marcantoni di Civita Castellana e nel centro anziani di Tarquinia. Circa questo farmaco la regione Lazio ha già annunciato “problemi con i quantitativi del vaccino per tutto il mese di aprile”.
Ma ora contro il Covid c’è anche un’altra arma: i medicinali con anticorpi monoclonali. Le prime dosi sono già nella Tuscia e le infusioni sono in programma tra oggi e domani. A seconda del paziente, verranno fatte all’ospedale di Belcolle o a domicilio dall’unità Uscovid.
Ritornando ai vaccini, da ieri le prenotazioni possono essere fatte anche tramite l’app Salutelazio. E non più solo sul portale regionale salutelazio.it.
Nella Tuscia sono state superate le 40mila inoculazioni (40mila 202), di cui 21mila 138 fatte a ultra 70enni. Le immunizzazioni, invece, sono 12mila 405.