Viterbo – Dopo quindici giorni di didattica a distanza, scattati col passaggio in zona rossa, oggi si ritorna a scuola. Nella Tuscia, come nel resto del Lazio, la campanella suonerà per i bambini della materna e delle elementari e per i ragazzi delle medie. Riaprono anche gli asili nido.
Le classi, però, torneranno a ripopolarsi per soli due giorni: dal primo al 6 aprile, infatti, ci sono le vacanze di Pasqua. “Per gli studenti – afferma Giovanni Arena, sindaco di Viterbo – saranno due giorni di ritorno alla vita normale, alle proprie frequentazioni, agli amici e allo studio. Ci aspetta una Pasqua in zona rossa, e da ex insegnante penso che gli studenti abbiano proprio bisogno di questi due giorni. Anche i presidi sono d’accordo: non ho ricevuto sollecitazioni a proseguire con la didattica a distanza”.
Nella Tuscia l’eccezione è a Montalto di Castro: oggi e domani tutte le scuole continueranno a restare chiuse e gli alunni faranno lezione online. “Il provvedimento – spiega il sindaco facente funzione Luca Benni – si è reso necessario per la costante tendenza in aumento dei contagi sul territorio comunale. Considerando inoltre che la ripresa delle lezioni in presenza, comunque limitata a soli due giorni prima delle vacanze pasquali, esporrebbe la popolazione al rischio di contagio proprio nel periodo di maggior diffusione delle varianti che risultano essere più aggressive sulla popolazione giovanile”.
Le scuole superiori, invece, riapriranno il 7 aprile: le lezioni saranno svolte in presenza al 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca. Dallo stesso giorno anche l’università della Tuscia tornerà alla didattica in modalità mista e riapriranno le sale lettura e alle biblioteche.
Angelo Carai, coordinatore Toc scuole Asl di Viterbo
Regione Lazio e Asl hanno ulteriormente prorogato la campagna “Scuola sicura”. Fino al 30 aprile, gratuitamente e senza prescrizione medica, i pomeriggi potranno sottoporsi al test antigenico nei drive in gli studenti delle superiori (13-19 anni) e il personale docente e non di tutte le scuole. Nella Tuscia la Asl continuerà a offrire un’ulteriore possibilità: fare lo screening direttamente negli istituti grazie ai team Covid.
Tra ottobre e dicembre ai drive in di Viterbo e provincia si sono presentati 4mila 600 fra studenti di medie e superiori (3mila) e operatori scolastici (1600). Da gennaio a oggi 1750, sei dei quali sono risultati positivi.
Da febbraio la Asl di Viterbo ha attivato la campagna che vede il Toc scuola coordinato da Angelo Carai recarsi direttamente negli istituti. Fino al 12 marzo, quando è scattata la dad a causa della zona rossa, sono state testate 2mila 815 persone: 2mila 81 studenti e 734 docenti e operatori. Il tampone ha dato esito positivo per sette di loro.
Negli ultimi due mesi, quindi, sono risultati contagiati in tredici su 4mila 565. Si tratta dello 0,28%. Dalla Asl evidenziano che questi dati dimostrano come le scuole siano abbastanza sicure, grazie al rigoroso rispetto delle norme anti-Covid. “La maggior parte degli studenti – rileva la Asl – contrarrebbe il virus fuori dall’ambiente scolastico, soprattuto in famiglia”.

