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![]() Viterbo – Giovanni Bruno |
Viterbo – (g.f.) – “Zona rossa nella Tuscia, la situazione è tranquilla”. A pochi giorni dall’entrata in vigore del provvedimento restrittivo per contenere la pandemia, dal suo punto d’osservazione, il prefetto di Viterbo Giovanni Bruno fa il punto. Finora, tutto nella norma.
“Non ho segnalazioni di problemi d’ordine pubblico da parte delle forze dell’ordine – spiega Bruno – e nemmeno mi sono state evidenziate situazioni particolari nel corso delle varie riunioni”.
I cittadini stanno rispondendo in modo responsabile alle norme emanate dal governo. “Non è la zona rossa come fu il primo lockdown – sottolinea Bruno – il secondo impatto sul territorio ha trovato la popolazione abituata e preparata.
Si sapeva già cosa cosa aspettarsi. Al momento, quindi, non si registrano le difficoltà che invece sono emerse lo scorso anno”.
Della zona rossa in questi giorni si discute. Alcuni sindaci e amministratori locali ritengono che sia un provvedimento eccessivo per la Tuscia, se paragonato ai dati e rispetto al resto della regione. Chiedono un passaggio almeno all’arancione.
Proprio al prefetto sono state consegnate due lettere con richieste che vanno in questo senso. Bruno era solo uno dei destinatari.
“Ho recepito la lettera – spiega il prefetto Bruno – con tutte le firme di chi l’ha sottoscritta, inoltrandola al mio gabinetto, al ministro dell’Interno, a quello della Salute, al presidente della regione, all’assessore regionale alla Sanità e per conoscenza anche al direttore generale della Asl di Viterbo.
Sia il documento sottoscritto da 111 amministratori, sia l’altro, inviato da quattro sindaci. Tutti e due sono stati trasmessi”.