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 Chiara Frontini |
Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Doppiamente inopportuno, caro sindaco. Ma non le permettiamo di rimescolare le carte, qui “il baro” non passa: equiparare la sua partecipazione e quella di altre massime autorità locali ad un’inaugurazione pubblica (la stampa, come si evince dai reportage, era presente eccome) con tanto di taglio del nastro in barba al distanziamento fisico imposto dalle normative anticovid vigenti alla sacrosanta richiesta di allentare le misure previste dalla zona rossa in un territorio dove i numeri evidentemente, allo stato attuale, non ne dimostrano la necessità, è mistificatorio.
È stato inopportuno quando non ha firmato la lettera sottoscritta da ben 111 amministratori, preferendo giocare una “scartina” indirizzata al solo presidente della regione insieme al sindaco di Tarquinia solo per non urtare la sensibilità dei suoi nuovi compagni di governo, dimostrandosi ancora una volta – se mai ce ne fosse bisogno – prono alle logiche di partito a tutto svantaggio di quelle del territorio.
E inopportuno è oggi, quando per giustificarsi malamente prova a tirare in ballo una presunta contraddizione che esiste solo nella mente di chi è in male fede: perché un conto è contestare democraticamente delle regole e far di tutto per cambiarle, un conto è violarle, come avete fatto voi ieri, sbeffeggiando di fatto migliaia di cittadini esasperati dalla situazione. State fallendo nell’essere quello che un buon amministratore dovrebbe rappresentare: l’esempio.
E avete anche il coraggio di replicare. I cittadini viterbesi non stanno subendo nessuna polemica, sindaco, anzi si può dire che la “polemica” (se così vogliamo chiamare una più che legittima indignazione) è partita proprio dai cittadini stavolta. L’unica cosa che i cittadini subiscono è la vostra inadeguatezza, ogni giorno, e nonostante questo dimostrano di avere più senso civico di voi.
Chiara Frontini
– Il sindaco Arena: “Strano che chi oggi ci critica, solo ieri voleva abolire la zona rossa…”