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25 aprile, il sindaco e il presidente dell’Anpi vanno a celebrare Buratti ma trovano il liceo chiuso

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Viterbo – Il sindaco di Viterbo Giovanni Arena e il presidente dell’Anpi Enrico Mezzetti vanno al liceo classico in via Carletti per celebrare il 25 aprile e la figura di Mariano Buratti, cui è dedicato l’istituto, ma lo trovano chiuso. Allucchettato. Sopra il lucchetto la scritta: “Sicuro”. Tutt’attorno, pochissimi altri. Del consiglio comunale, soltanto i consiglieri del movimento 5 stelle, Massimo Erbetti, e di Viterbo 2020, Alfonso Antoniozzi. Al di là del cancello, di un paio di metri e mezzo, l’epigrafe che sul muro di quella che durante il ventennio era la casa del balilla, ricorda il professore di filosofia del classico, Mariano Buratti, partigiano ucciso dai nazisti a Roma alla fine di gennaio del 1944. Dopo essere stato torturato a via Tasso dalle SS naziste.


Viterbo - Giovanni Arena ed Enrico Mezzetti fuori dal liceo Buratti

Viterbo – Il sindaco Giovanni Arena e il presidente dell’Anpi Enrico Mezzetti fuori dal liceo Buratti


Respinti all’uscio, il sindaco, il presidente dell’Anpi e quello della provincia, Pietro Nocchi. Tutti in attesa, assieme ai vigili e al personale di segreteria, che qualcuno arrivasse ad aprire la porta. Per una mezz’oretta buona.



“Non ci sono spiegazioni. Tra poco ci verranno ad aprire – ha detto Mezzetti mentre aspettava -. Certo, oggi le celebrazioni sono all’insegna dell’improvvisazione. Le direttive da Roma sono arrivate molto tardi. Personalmente io e tutti coloro che hanno un ruolo istituzionale siamo stati convocati soltanto venerdì. E solo in quel momento abbiamo avuto indicazioni sulle stringate iniziative istituzionali che si sarebbero svolte il giorno della Liberazione. Me lo spiego in questo contesto”.


Il partigiano Mariano Buratti

Il partigiano Mariano Buratti


Alla fine è arrivato un dipendente del liceo. Col motorino. Apriti sesamo. Ha parcheggiato, tirato dritto e alla fine infilato la chiave nella toppa del lucchetto. E aperto il cancello. Per poi fare dietrofront e aspettare che le celebrazioni finissero.


Viterbo - Il liceo Buratti chiuso

Viterbo – Il liceo Buratti chiuso


Un 25 aprile bello per la partecipazione, sentita e spontanea, un po’ sciatto per come è stato organizzato. Ed è il secondo anno di fila. Col Covid che ha giocato la sua parte, ma anche la poca attenzione all’organizzazione stessa della celebrazione ha detto la sua. Tant’è vero che a ravvivare la Liberazione sono state soprattutto l’Anpi e la Rete degli studenti. Meno le istituzioni. Sindaco, e chi c’è stato, a parte. Non c’erano infatti il grosso dei consiglieri e tante altre associazioni, istituzioni e organizzazioni. Un 25 aprile, ieri, partecipato ma in solitaria. Con i luoghi della Liberazione trovati chiusi e bandiere che cadono. E indicazioni che dal governo arrivano solo un paio di giorni prima, quando fino a un paio di anni fa per organizzare la giornata della Liberazione veniva convocato un tavolo in prefettura. 


Viterbo - Il liceo Mariano Buratti

Viterbo – Il liceo Mariano Buratti


Chi doveva, ieri mattina, aprire il liceo dedicato al partigiano Buratti? “L’istituto – risponde Mezzetti -. Però su questo inconveniente ho una certa comprensione. Capisco che oggi è difficile per tutti. Pure per me è tutto improvvisato, tutto all’impronta. Tutto estemporaneo”. 

Daniele Camilli


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