Viterbo – “Nella nostra Asl non risultano vaccinati numerosi medici, circa trecento, che svolgono attività di libera professione, non essendo dipendenti da strutture, compresi gli odontoiatri”. Comincia così, andando direttamente al punto, la lettera che il presidente dell’ordine dei medici di Viterbo Antonio Maria Lanzetti ha inviato al governatore del Lazio Nicola Zingaretti, all’assessore Alessio D’Amato e, per conoscenza, anche al procuratore della repubblica del tribunale di Viterbo.
– La lettera di Lanzetti a Tusciaweb: “Personale sanitario, risultano non vaccinati il 20% degli aventi diritto”
Antonio Maria Lanzetti, presidente dell’ordine dei medici di Viterbo
Il problema non è nuovo, anzi. Già più di due mesi fa l’ordine dei medici si era mosso per chiedere l’accesso al vaccino contro il Covid-19 per questo nutrito gruppo di sanitari che ancora non l’avevano ricevuto.
Non è bastata “la lettera di richiesta inviata ai dirigenti di riferimento il 7 gennaio alla quale non è stata data risposta” scrive Lanzetti riepilongando la vicenda e nemmeno “un incontro diretto di una delegazione del consiglio dell’ordine con la persona del direttore generale il 3 marzo alla quale è stato recapitato l’elenco dei colleghi da vaccinare”.
Ma c’è di più, stando a quanto riportato dal presidente dell’ordine dei medici nella missiva recapitata alla Pisana “un’infermiera incaricata di predisporre il calendario della vaccinazione” avrebbe risposto che “i soggetti per i quali si chiedeva la vaccinazione erano messi ‘in panchina’ per essere vaccinati (parole testuali) dopo gli over 80, i soggetti fragili e quelli già calendarizzati”.
“Il 10 marzo – continua Antonio Maria Lanzetti – ho personalmente contattato la dottoressa Aquilani (dirigente coordinatrice programmi vaccinali) alla quale, trovandosi all’oscuro di tutto, è stato consegnato il solito elenco dei richiedenti vaccinazione”.
Ad oggi però ancora tutto tace e per questo Lanzetti ha deciso di scrivere direttamente a Nicola Zingaretti e ad Alessio D’Amato “affinché venga rispettata l’indicazione da voi stessi impartita circa la priorità delle vaccinazioni dei medici”.
Non solo, la lettera è stata recapitata per conoscenza anche al procuratore di Viterbo Paolo Auriemma per invitarlo a “valutare l’attuale situazione nel caso in cui si dovessero ravvisare violazioni di leggi perseguibili”.
Francesca Buzzi