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Caos appalto rifiuti, la maggioranza stravolge la delibera del sindaco Arena

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Eugenio Monaco e Giovanni Arena

Eugenio Monaco e Giovanni Arena


Viterbo – Rifiuti, il nuovo appalto passerà da due a sei anni, l’obiettivo di differenziata dal 65 al 75% e le isole di prossimità tagliate del 20%. È ancora soltanto una delibera, proposta dal sindaco Giovanni Arena in qualità di assessore all’Ambiente, ma la maggioranza già la cambia. Col rischio di trasformarla nel libro dei sogni.

È toccato ieri a Luigi Maria Buzzi (capogruppo FdI) farsi portavoce di quello che non andava come proposto nel documento. Il sindaco propone e la sua maggioranza dispone. E soprattutto cambia.

“Per le isole – osserva Buzzi – si dovrebbe partire da quelle in zone a maggiore densità, con un potenziamento della videosorveglianza”. Variazioni sottoscritte da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, ma non da Fondazione. Fortuna per il centrodestra che non siano state votate. “Non conosco il contenuto – osserva il capogruppo Fondazione Gianmaria Santucci – essendo stato predisposto all’ultimo minuto. Lo leggerò e poi valuterò”. Dovendo decidere al momento, il gruppo avrebbe optato per l’astensione.

È l’appalto più importante dell’amministrazione comunale e non a caso, dibattito e relativo scontro sono partiti prima ancora della discussione.

Ieri in commissione è emerso un altro dettaglio: “La corte dei conti – ha spiegato Arena rispondendo ad Alvaro Ricci (Pd) – ha chiesto la documentazione inviata a suo tempo all’Anac, ma poi non abbiamo saputo più nulla”. Sempre su un appalto, ma stavolta quello ponte e relative proroghe. “Quindi – chiosa Ricci – un procedimento della corte c’è”.

Sempre per le proroghe, Ricci si domanda se saranno concesse ancora, visto che l’appalto ponte scade il 31 agosto e per allora difficile che una gara così complessa sia arrivata a compimento.

Il sindaco Arena ci spera, magari confidando nella celerità degli uffici nel portare avanti la pratica. Dopo esserci voluti tre anni per arrivare alle nuove linee guida. Prima si frena, poi si corre.

“Oggettivamente è irrealistico – osserva Ricci – che entro settembre si possa bandire la gara. E non basta una gara bandita a giustificare una proroga”.

Non ci sono solo i tempi poco realistici. “Difficile ragionare su un libro dei sogni – avverte il dirigente Monaco – il 75% della raccolta differenziata si raggiunge solo se sparisce la zona C”. Tradotto: si può fare tutto, ma servono adeguate coperture finanziarie. Soldi. Non basta un emendamento a far aumentare la differenziata, ma azioni conseguenti. Come togliere le isole ecologiche dalle aree periferiche. Con relativi costi.

Come la riduzione delle isole ecologiche passa per l’incremento del porta a porta. E la risposta e sempre una: più stanziamenti da prevedere nel capitolato d’appalto. 

E a proposito di soldi, il nuovo appalto si attesta sui 12 milioni e 400mila euro, comprensivi dei tre milioni di conferimento rifiuti all’impianto di Ecologia Viterbo, dopo che la tariffa è praticamente raddoppiata, rispetto al milione e 400mila euro precedente.

La commissione intanto ieri si è chiusa rinviando a venerdì ogni votazione. Sempre perché prima si frena e poi corre.

Giuseppe Ferlicca


– Il sindaco Arena: “Corte dei conti sulla gara ponte dei rifiuti: ho già fornito tutti i dettagli”


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