Civita Castellana – Riceviamo e pubblichiamo – Ieri è stata una buona giornata di Liberazione, una giornata da ricordare, non per l’assenza del sindaco, di cui ne siamo rammaricati, ma perché è stata una bellissima giornata, una piazza della Liberazione colorata con tante persone libere, democratiche e motivate.
Civita Castellana – Piazza Matteotti
Una piazza che ha ribadito che Civita Castellana è una città democratica e antifascista. In piazza della Liberazione, nel rispetto delle regole anticovid, si è tenuta una ordinata e partecipata cerimonia istituzionale a cui ha partecipato il presidente del consiglio comunale Claudio Parroccini che ha portato i saluti del comune, ha ricordato il valore della festa di Liberazione rendendo merito agli uomini e alle donne che si sono battuti per liberare l’Italia dai nazisti e dalla dittatura fascista.
L’Anpi è soddisfatta della manifestazione e ringrazia tutti coloro che l’hanno resa possibile. C’erano, come sempre le associazioni combattentistiche e i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine.
C’erano i rappresentanti dei partiti democratici antifascisti e delle organizzazioni sindacali. L’assenza del sindaco, pur se grave, non sminuisce gli impegni e la volontà di proseguire le iniziative utili a rafforzare la democrazia e l’antifascismo e la azioni per sconfiggere il virus dell’indifferenza.
Nell’intervento, a nome dell’Anpi, è stato ribadito il fondamentale ruolo dei partigiani nella Resistenza e di quanti si sono battuti per liberare l’Italia dal nazifascismo e per aprire una fase nuova per la vita collettiva del Paese. È stato, inoltre, rilanciato un appello per la liberazione dello studente Patrick Zaki detenuto e torturato nelle carceri del Cairo da oltre un anno.
L’intervento ha ottenuto molti apprezzamenti da parte dei presenti. Un attento estimatore ha fatto rilevare una mancanza nell’intervento: “Non c’è stato alcun riferimento al recente naufragio nel mar Mediterraneo con la morte di 130 immigrati”. È vero. È stata una grave omissione, di cui me ne scuso. È stata una grave carenza, non solo per il fatto drammatico in sé, ma anche perché il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, il giorno precedente aveva emanato un comunicato con cui affermava che “la strage nel Mediterraneo è un lutto dell’umanità. Né l’Italia, né Malta, né la cosiddetta guardia costiera libica hanno mosso un dito. Siamo davanti al drammatico fallimento del ruolo degli Stati nel salvataggio di vite umane e nell’accoglienza dei naufraghi. È il prezzo dell’inesistenza di un meccanismo di salvataggio certo e dell’esclusione di fatto delle Ong da qualsiasi possibile intervento per salvare i naufraghi. Il presidente del Parlamento Europeo ha chiesto che i governi nazionali diano poteri e mandato all’Ue per intervenire. Questo va fatto immediatamente. Nessuna Europa dei diritti umani si potrà costruire girando la testa dall’altra parte”.
Anpi Carla Capponi- Civita Castellana
