Viterbo – “I provvedimenti disciplinari che sta inviando Cotral ai dipendenti vanno subito annullati, perché sono in contrasto con l’articolo 7 dello statuto dei lavoratori e con una convenzione sottoscritta da azienda e sindacati. Si tratta inoltre di provvedimenti che risalgono ad anni fa. Uno, addirittura al 2014”. E’ il punto di vista del segretario generale della UilTrasporti di Viterbo, Renato Cerocchi.
Viterbo – Autobus Cotral
“In questi giorni – spiega Cerocchi – sta notificando ai lavoratori viterbesi di Cotral, l’azienda di trasporto pubblico regionale, tutta una serie di provvedimenti disciplinari, emessi però anni fa. Non vogliamo entrare nel merito delle sanzioni, ma la procedura parla chiaro. Il provvedimento disciplinare va notificato, e non può essere che questo avvenga con anni di ritardo. C’è addirittura un lavoratore che ha un provvedimento disciplinare risalente al 2014, ma gli è stato notificato solo quest’anno”.
Secondo Cerocchi le notifiche non solo sarebbero arrivate dopo anni, ma sarebbero anche in contrasto con lo statuto dei lavoratori e una convenzione sottoscritta con l’azienda.
“In base alla convenzione siglata cn Cotral – precisa infatti il sindacalista della UilTrasporti – procedimenti fino al 2014 sono stati condonati”.
Viterbo – Renato Cerocchi della UilTrasporti
L’articolo 7, ultimo comma, dello stato dei lavoratori riporta invece quanto segue: “Non può tenersi conto ad alcun effetto delle sanzioni disciplinari decorsi due anni dalla loro applicazione”.
“A che titolo l’azienda sta tirando fuori questi provvedimenti disciplinari? – si domanda Cerocchi -. Quelli del 2014 sono stati condannati, per gli altri sono trascorsi più di due anni. Il problema poi è che se escono dei concorsi interni all’azienda chi ha dei provvedimenti disciplinari non può partecipare”.
Cosa chiede il sindacato? “Chiediamo innanzitutto spiegazioni all’azienda – risponde Cerocchi – sul perché ha deciso solo ora, e con anni di distanza, di notificare i provvedimenti. Chiediamo infine di annullarli, perché decaduti e in contrasto con l’accordo raggiunto con i sindacati”.
Daniele Camilli