Gubbio – La festa dei Ceri |
Viterbo – (g.f.) – “Annullata la Corsa dei Ceri, toccherà ai Gigli e alla Faradda e a tutte le feste della Rete, probabilmente”. Quella di cui fa parte anche il trasporto della Macchina di Santa Rosa, patrimonio Unesco. Patrizia Nardi, responsabile della rete grandi macchine a spalla, annuncia le iniziative che salteranno, sempre per il Covid e quelle che teme possano subire identico destino.
C’è anche Viterbo. Il 3 settembre è relativamente lontano, ma i timori sono molto prossimi.
Intanto Gubbio e la sua manifestazione. “È stato firmato il decreto che annulla la Corsa dei Ceri – fa sapere Nardi – fra qualche mese toccherà ai Gigli, poi alla Faradda e a tutte le feste della Rete e della tradizione italiana, probabilmente. E correttamente. Rischio calcolato, anche quello della sparizione di tradizioni secolari”.
A Viterbo si discute se quest’anno Gloria potrà attraversare la città o se magari la creatura di Raffaele Ascenzi potrà almeno essere assemblata semplicemente a San Sisto. Ideatore e costruttore sono pronti, anche con le innovazioni da apportare. Ma la scelta seguirà l’andamento della pandemia.
Nardi ricorda le difficoltà che il paese sta attraversando. Con una chiusura che lascia un qualche speranza. “Saremo pronti, se la situazione ce lo consentirà”.
Il decreto che annulla la festa dei Ceri è stato firmato l’altro ieri, preso atto dell’impossibilità di far svolgere l’evento i prossimi 15 e 23 maggio e il 2 giugno, per il perdurare della situazione pandemica e le norme restrittive. Come a Viterbo, pure a a Gubbio anche lo scorso anno era stato cancellato. Si tratta del secondo anno consecutivo, per la stessa ragione.