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Fiumi di cocaina dalla Spagna, definitiva condanna a otto anni di carcere

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La suprema corte di Cassazione

La suprema corte di cassazione


Bolsena – (sil.co.) – Fiumi di cocaina dalla Spagna, confermata in via definitiva la condanna a otto anni di carcere e una supermulta di 30mila euro di un pregiudicato 55enne originario di Napoli, ma residente da anni a Bolsena, che si era auto-denunciato. In due anni avrebbe “importato” oltre 25 chili di droga nella Tuscia. 

Si tratta di Luigi Casaburi, la cui condanna di primo grado, inflitta il 29 settembre 2015 dal collegio del tribunale di Viterbo presieduto dal giudice Eugenio Turco, è stata confermata dalla corte d’appello di Roma il 24 luglio 2020.

L’imputato è giunto davanti ai giudici di primo grado reo confesso di aver fatto transitare nella Tuscia fiumi di cocaina: oltre 25 chili di droga in due anni, tra il 2008 e il 2009, giunta dalla Spagna e destinata a Campania e Calabria. Lo stupefacente gli sarebbe stato recapitato direttamente a casa, dove stava scontando i domiciliari, da alcuni presunti narcotrafficanti.

Adesso è arrivato anche il sigillo della cassazione che, in seguito all’udienza dello scorso 20 gennaio davanti alla terza sezione presieduta dal giudice Grazia Lapalorcia, ha dichiarato “manifestamente infondato” il ricorso della difesa, che aveva contestato “il vizio della motivazione in relazione alle specifiche deduzioni difensive e, quanto al trattamento sanzionatorio, l’illogicità manifesta”.


Il pm aveva chiesto 4 anni, il collegio gliene ha dati 8

Il 55enne, nello specifico, è stato condannato per l’importazione dalla Spagna di 8 chili e tre etti di cocaina a Bolsena nel mese di ottobre 2009, per la commercializzazione di 7 chili di cocaina a Bolsena nel mese di settembre 2009, per l’importazione dalla Spagna di 10 chili di cocaina a Bolsena nel mese di ottobre 2008.

Casaburi peraltro si è auto-denunciato, confessando tutto alla Dda di Roma, pensando di incastrare i fornitori all’ingrosso della merce, finendo però nei guai lui solo.

Il pm Stefano D’Arma, in virtù della collaborazione, nel 2015 aveva chiesto una condanna a 4 anni e a una multa record di 90mila euro. Il tribunale di Viterbo, trattandosi di spacciatore seriale, ha raddoppiato gli anni di galera. Un caso più unico che raro.


Carabinieri

Carabinieri


Dalla Spagna con la cocaina in un peluche 

Luigi Casaburi, arrestato una prima volta nel 2007 dai carabinieri di Montefiascone mentre tornava dalla Spagna con un chilo e mezzo di coca nascosta in un peluche, all’epoca si era già pentito, facendo smantellare la rete alla Dda.

Finito nuovamente in manette nel 2009 per estorsione, si è pentito nuovamente. Nel Viterbese la sua collaborazione ha permesso di sgominare una presunta banda di usurai-ricettatori-spacciatori, mentre alla Dda ha fatto una confessione in piena regola, col dire che avrebbe messo gli investigatori sulle tracce di pericolosi criminali di calibro internazionale.

Peccato che le rivelazioni-bis non siano sfociate in alcun arresto, mentre il relativo fascicolo è stato inviato alla procura di Viterbo che ha proceduto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.


Il giudice Eugenio Turco

Confermata la sentenza di primo grado del collegio presieduto dal giudice Eugenio Turco


 – Fiumi di cocaina dalla Spagna, condannato a otto anni


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