Viterbo – La fontana di piazza Dante a Viterbo sta diventando viola. Deep Purple. E non dal freddo. Colore, anzi coloraccio, che caratterizza un pezzo di colonna accanto a una testa di leone. Un tratto almeno la differenzia dalle altre fontane del centro. Bianche, probabilmente per il cloro che esce assieme all’acqua. Quando c’è. Perché alcune vasche, basta andare in giro e buttarci l’occhio, sono letteralmente vuota. Se non addirittura sporche.
Viterbo – La fontana di piazza Dante
La fontana di piazza Dante, oltre al viola, ce le ha un po’ tutte. Il bianco slavato. Il verde della melma, che sta anche nei fondali, perché un po’ a quelli assomigliano. Le crepe, coperte dal muschio. Le bocchette rovinate. La ruggine. E le scritte che si leggono a malapena. Insomma, una desolazione in uno scenario che invece è bellissimo. Con palazzo Renzoli (Carivit) e del liceo scientifico a fare da sfondo. Di fronte via Mazzini e i quartieri popolari del centro. Più avanti, la chiesa di San Giovanni in Zoccoli. Un quartiere ricco di sorprese, lasciato anch’esso a se stesso e alla buona volontà di chi ci abita e lotta.
Viterbo – La fontana di piazza Dante e il colore viola
La fontana in piazza Dante è stata costruita nel 1246. La data, riportata sul fusto e poco visibile. Si tratta di una fontana a fuso, tipiche del medioevo viterbese. La vasca è circolare ed è esternamente divisa con specchiature rettangolari decorate.
Viterbo – La fontana di piazza Dante
Al centro della fontana, una colonna con quattro teste di leone da cui escono le cannelle dell’acqua. Al di sopra, una forma piramidale, su cui sono riportate delle iscrizioni e una data, 1799. In quel periodo la fontana di piazza Dante fu spostata più internamente alla piazza per permettere il passaggio delle carrozze che entravano e uscivano da palazzo Renzoli.
Daniele Camilli
Fotogallery: La fontana di piazza Dante


