Roma – “Nessuno di noi dovrebbe mai dimenticare che il nemico è il virus e che dovremmo essere più uniti che mai nel combatterlo, evitando di cadere nella tentazione di utilizzare la lotta alla pandemia per ragioni strumentali”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto in Senato durante la mozione per la sfiducia nei suoi confronti.
Roberto Speranza
“È con amarezza che vedo nelle ultime settimane prevalere invece lo scontro politico – ha affermato Speranza – spesso anche alimentando un linguaggio di odio che non può mai essere accettato. Si afferma il tentativo di sfruttare l’angoscia di tanti italiani per miopi interessi di parte. Questo è profondamente sbagliato, perché produce danni enormi, non a me o al governo, ma all’intero paese che invece deve restare unito – ha sottolineato – in un passaggio così delicato”.
“Il paese deve restare unito in un passaggio così delicato. Questo ci ha chiesto il presidente Mattarella quando ha proposto a tutti noi di sostenere il nuovo governo Draghi. Questo ho sempre ribadito in ogni mio intervento in parlamento e questa rimarrà sempre la mia linea: unità, unità, unità!”, ha rimarcato il ministro della Salute.
Parlando del mancato aggiornamento del piano pandemico, Speranza ha sottolineato”Io sono in carica da settembre 2019. Adesso il piano pandemico aggiornato c’è”, dice ancora il ministro. “Quanto, invece, alle responsabilità politiche, non sono io a dovermi difendere – ha ribadito -. Come dicevo, ho giurato al Quirinale il 5 settembre del 2019 e posso dire, a testa alta, che adesso il piano pandemico antinfluenzale aggiornato c’è, approvato all’unanimità in conferenza Stato-Regioni. Quello che non è stato fatto in molti anni è stato invece realizzato in pochi mesi proprio durante il mio mandato. Quello approvato è un documento importante anche e soprattutto per l’impostazione fortemente operativa e la chiara definizione di compiti, ruoli e responsabilità”.
Speranza è poi passato al tema vaccini. “Si poteva negoziare meglio a livello europeo sui vaccini, ma resto dell’idea che sia stato meglio muoversi insieme. Anche per le prossime annualità, l’Italia continuerà ad acquistare insieme agli altri paesi europei. È falso che non ci sia una circolare sulle cure domiciliari: l’ultimo aggiornamento è del 26 aprile e probabilmente ci saranno ulteriori aggiornamenti”.
