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Nel giorno della festa della liberazione riparte Resist

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Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Domenica 25 aprile, nel giorno della Festa della Liberazione, inizia la nuova edizione di Resist, l’appuntamento di Arci Viterbo che racconta e attualizza il significato della Resistenza.

Anche quest’anno, come il precedente, la Festa della Liberazione si tiene in un periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria per il Covid-19 e dalle limitazioni in cui viviamo che impongono una diversa programmazione.

Arci

25 aprile. I circoli Arci aderiscono a Strade di Liberazione. Deposizione dei fiori nei luoghi della memoria nella giornata del 25 Aprile.

Ore 16. Incontro online Il 25 aprile attraverso le generazioni

Sulla pagina Facebook di Rete degli Studenti Medi di Viterbo e ANPI Viterbo

La Compagnia Teatro Popolare “Peppino Liuzzi” di Caprarola e l’associazione culturale Le Città Invisibili presentano

Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio

di Remo Rapino, traduzione di Romolo Passini

Sui canali social di Compagnia Teatro Popolare Peppino Liuzzi e Associazione Culturale Le città invisibili.

In occasione della ricorrenza della Festa della Liberazione, la compagnia “Peppino Liuzzi”, ha voluto esprimere la propria partecipazione attraverso la lettura di un frammento del libro “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” dello scrittore Remo Rapino, vincitore della 58esima edizione del Premio Campiello. Libro nel quale, attraverso gli occhi del protagonista, viene raccontato quasi un secolo di storia, filtrato attraverso la semplicità e l’efficacia del suo linguaggio. 

Nel nostro caso, abbiamo preso in considerazione parte del capitolo intitolato “Ottobre 1943”, dove si narra la tragedia dell’arrivo dei nazisti in paese, delle violenze perpetrate ai danni della popolazione e del tentativo di opporre una, seppur insufficiente, orgogliosa resistenza.

Libere di Rossella Schillaci 
documentario 2017, 76 minuti. 

A cura di AUCS onlus e Immagini dal Sud del Mondo, con la collaborazione di UCCA e Arci Viterbo, nell’ambito dell’Anteprima Immagini dal Sud del Mondo XXVI

Dalle 21 per 24 ore su MyMovies. Proiezione gratuita, posti limitati.

Attraverso il recupero di testimonianze originali, Rossella Schillaci ricostruisce quello che è stato considerato il primo passo verso il femminismo in Italia. L’assaggio della libertà, con la scoperta della libertà sessuale e della parità nel lavoro e nella famiglia, e poi la delusione del dopoguerra.

29 aprile 17

Ebrei e Resistenza

Incontro con Anna Foà, storica. Modera Raffaella Sarracino. a cura del circolo Arci Parole a Km0

Diretta sulle pagine Facebook di Arci Viterbo, Parole a km0 e Libreria Etruria

La presenza ebraica nella Resistenza è stata ampia, proporzionalmente più ampia che fra i non ebrei. Molti ebrei, soprattutto al Nord ma anche nell’Italia centrale e a Roma, operarono nelle formazioni partigiane. Di questa partecipazione ebraica alla Resistenza si vuole qui fare brevemente la storia.

E’ assente in Italia il fenomeno, forte all’Est Europa ma anche presente sia pur in maniera minoritaria in Francia, di formazioni partigiane solo ebraiche. Altra cosa è la Brigata Ebraica, corpo dell’esercito britannico composto da soldati dell’Yishuv palestinese, formato nel settembre 1944 e mandato nell’ottobre a combattere sul fronte italiano.

30 aprile ore 10 – 12

Premiazione del concorso Che cos’è la Resistenza per te? 

Incontro su Google Meet. Per il link di Meet scrivere alle pagine Instagram e Facebook della Rete degli Studenti di Viterbo.

30 aprile ore 19

Presentazione di Terrapiena, di Carola Susani, Minimum Fax ed.

Modera Raffaella Sarracino. Diretta sulle pagine Facebook di Arci Viterbo, Parole a km0 e Libreria Etruria

Siamo in Sicilia, all’inizio degli anni Settanta, è settembre. Su una grande spianata sotto un terrapieno coltivato a ulivi sorge una baraccopoli costruita dopo il terremoto. È un luogo apparentemente secco e arido, nelle abitazioni manca l’acqua, i diritti elementari sono negati. Un gruppo di attivisti vi fonda una specie di comune – sono anarchici, comunisti, hippie italiani e stranieri – e cerca di spingere gli altri baraccati a ribellarsi.

Un giorno, i bambini della comunità trovano un giovane alla foce del fiume: è magro, ha i boccoli biondi, sembra morto. Gli danno il nome di Italo Orlando, per una leggenda di qualche anno prima. Non sanno che la nuova apparizione di questo dio del cambiamento travolgerà le loro vite. Più di tutti, di lui si innamorerà perdutamente uno studente di umili origini, Saverio. A raccontarci questa favola nera di promesse e di rovina, di illusioni, di cambiamenti reali e di tragedia, è un ragazzo, Ciccio, all’epoca dodicenne, che abita in una delle baracche con la madre e la sorella.

Con il suo stile visionario e attento, in questa seconda parte della trilogia su Italo Orlando, Carola Susani ci racconta un altro passaggio decisivo nella storia del nostro paese, quando per un momento sembrò che la giustizia fosse prossima e che anche l’amore rilucesse nuovo. 

Comitato provinciale Arci Viterbo Aps


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