Ronciglione – (sil.co.) – Morte di Maria Sestina Arcuri, si terrà il prossimo 13 maggio davanti al gip Francesco Rigato l’udienza di opposizione alla richiesta di proroga delle indagini su Mirella Iezzi.
Mirella Iezzi
Mirella Iezzi è la nonna di Andrea Landolfi, il pugile romano 32enne accusato di omicidio volontario e omissisone di soccorso per la morte della fidanzata, la parrucchiera 26enne originaria di Nocara in provincia di Cosenza, deceduta a Belcolle due giorni dopo essere precipitata dalle scale della casa di Ronciglione dell’81enne, dove la coppia stava trascorrendo il weekend col figlioletto di lui e l’anziana.
La donna, a sua volta indagata dal pm Franco Pacifici per omissione di soccorso, false dichiarazioni al pm e abbandono di incapace, avrebbe dovuto essere sentita come testimone al processo in corte d’assise contro il nipote, in cui è anche parte civile, assistita dall’avvocato Gianluca Fontana. Testimonianza poi saltata, nonostante la Iezzi abbia ribadito fino all’ultimo di volere essere interrogata.
Testimone oculare di quanto accaduto la notte tra il 3 e il 4 febbraio 2019 nell’appartamento di via Papirio Serangeli (assieme al figlioletto di cinque anni di Landolfi), sarebbe stata colpita con un pugno da Andrea per allontanarla, mentre tentava di soccorrere Sestina dopo la caduta, riportando la frattura di tre costole con una prognosi di 40 giorni, motivo per cui l’imputato deve rispondere anche di lesioni gravi.
Andrea Landolfi con la nonna Mirella Iezzi – Nel riquadro: Maria Sestina Arcuri
Il pubblico ministero Franco Pacifici ha chiesto una proroga alle indagini sulla nonna dell’imputato a distanza di un anno e mezzo dal giorno di quello che per la procura è stato un delitto, un incidente per i difensori Serena Gasperini e Daniele Fabrizi.
Alla richiesta di proroga delle indagini su Mirella Iezzi ha fatto opposizione l’avvocato Gianluca Fontana.
“Non si capisce questa richiesta di proroga, che arriva dopo un anno e mezzo – spiegò il legale lo scorso autunno – il pm sostiene di non avere ancora chiuso le indagini. Ma se dici che ha fatto false dichiarazioni, le ha già rese. Se dici che è responsabile di abbandono di persona incapace, lo ha fatto quella notte. Il pm dice di avere bisogno di tempo, ma per indagare che cosa?”.
L’avvocato della nonna, Gianluca Fontana