Carabinieri – immagine di repertorio
Viterbo – (sil.co.) – Litiga con la ex e ruba gasolio per darsi fuoco.
E’ successo verso le tre della notte tra il primo e il 2 agosto 2018 a Viterbo, in via Vicenza. Sul posto, allertati da una chiamata al 112, si sono precipitati i carabinieri, che hanno sorpreso un uomo con in mano una bottiglietta di plastica piena di carburante e un tubicino di gomma. E’ finito sotto processo davanti al giudice Giacono Autizi per furto.
Il gasolio, infatti, era stato prelevato da una Smart in sosta lungo la strada del quartiere Cappuccini, il cui proprietario la notte stessa ha sporto querela.
“Poco distante da dove abbiamo fermato l’imputato, c’era una Smart che aveva il tappo del serbatoio aperto e il coperchietto di protezione, che era stato rotto ed era caduto per terra. L’uomo, inoltre, aveva una ferita a una mano che ci ha detto di essersi procurato durante l’effrazione”, ha spiegato uno dei militari intervenuti, esibendo la foto scattata sul momento della lesione.
Sorprendente la giustificazione dell’imputato: “Ho litigato con la mia ex e volevo darmi fuoco”.
Sia l’accusa che il difensore d’ufficio Francesca Bufalini hanno chiesto l’assoluzione dell’imputato. L’accusa per la lieve entità del fatto, mentre la difesa ha anche sottolineato come non sia stato identificato alcun testimone oculare che abbia assistito al furto né sia noto chi abbia chiamato il 112 per dare l’allarme.
Il giudice ha dichiarato l’imputato non punibile per la tenuità del fatto.
