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Siti contaminati, nella Tuscia in corso 98 procedimenti di bonifica

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Ambiente - I procedimenti di bonifica dei siti contaminati nel Lazio

Ambiente – I procedimenti di bonifica dei siti contaminati nel Lazio

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Ambiente – I procedimenti di bonifica dei siti contaminati nel Lazio

Ambiente - I procedimenti di bonifica dei siti contaminati nel Lazio

Ambiente – I procedimenti di bonifica dei siti contaminati nel Lazio

Viterbo – Sono 98 i procedimenti in corso per la bonifica di siti contaminati nella provincia di Viterbo. Il dato, aggiornato al 2020, è pubblicato sul nuovo rapporto dell’Ispra intitolato “Stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia: i dati regionali”.

Col termine “sito contaminato – spiega l’Ispra – ci si riferisce a tutte quelle aree nelle quali, in seguito ad attività umane pregresse o in corso, è stata accertata un’alterazione delle caratteristiche qualitative delle matrici ambientali suolo, sottosuolo e acque sotterranee tale da rappresentare un rischio per la salute umana”.

A partire dal 2000, cioè l’anno d’inizio della registrazione dati nell’anagrafe regionale del Lazio, i procedimenti aperti per accertare la presenza di siti contaminati sul territorio della Tuscia sono stati 152, di cui 54 conclusi e 98 in corso. Meno della provincia di Viterbo ne conta solo Rieti (totali, di cui 27 in corso), mentre tutti gli altri territori contano numeri più elevati: Latina è a 157 (di cui 105 in corso), Frosinone 220 (di cui 215 in corso) e Roma 637 (di cui 570 in corso).

La città di Viterbo rientra tra le dieci entità comunali della regione col numero più elevato di procedimenti in corso: 12, di cui 3 alla fase di notifica, 4 all’elaborazione del modello concettuale e 5 allo stadio di bonifica. Ma è anche il terzo comune del Lazio per procedimenti conclusi: 10, tutti senza intervento, cioè senza la necessità di effettuare bonifiche o messe in sicurezza per riportare le concentrazioni anomale rilevate al disotto dei valori soglia.

Nella top ten dei procedimenti conclusi c’è anche Tarquinia, al quarto posto con 8: di questi, 2 si sono conclusi con intervento e 6 senza.

“Il rapporto sullo stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia- spiega l’Ispra – illustra i dati riferiti a tutti i procedimenti di bonifica censiti dalle regioni/province autonome al 31 dicembre 2019, che oltre ad essere quelli più recenti, costituiscono il set di maggiore completezza e affidabilità”.

Alessandro Castellani


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