Viterbo – Cinema Teatro Genio |
Viterbo – Distretto amministrativo a Fontana Grande, della cultura e dell’innovazione a Sallupara e fare del teatro Genio un moderno cinema multisala.
Sono le proposte, messe nero su bianco, nell’ordine del giorno sottoscritto da Pd, M5s e Forza civica e che nella seduta di consiglio comunale straordinario di oggi, la minoranza proverà a far approvare al centrodestra.
Convocato per la partecipazione al bando che assegna contributi a progetti di rigenerazione urbana. L’amministrazione Arena ha individuato alcune linee, Pd, M5s e gli altri proveranno a far spostare l’attenzione verso il centro storico, ritenuto, per il suo stato di degrado: “La vera periferia della città”.
Ma ce n’è anche per altri quartieri e le frazioni. Tutto ruota, però, attorno al cuore della città. C’è tempo fino a giugno per elaborare proposte e l’opposizione ne ha una articolata su cui discutere.
Il distretto amministrativo immaginato ruota attorno all’ex tribunale. Vanno completati i lavori di recupero e portati uffici attualmente fuori dalle mura in una nuova casa comunale.
Il distretto della cultura e dell’innovazione, invece, andrebbe alle ex scuderie a Sallupara, una volta completata. “Una vera casa della cultura e dell’innovazione – riporta la proposta – coinvolgendo università e imprese private si potrebbe creare un ambiente dove i giovani possano trovare, dall’età scolastica sino a quella lavorativa, un acceleratore di idee e di progetti. Spazi di formazione, coworking, per ospitare nascita e crescita di start-up o eventi”.
Il sindaco Arena, è quanto chiedono dall’opposizione, dovrebbe impegnarsi con la giunta a predisporre le progettazioni e partecipare al bando. La proposta porta la firma di Giacomo Barelli (Forza Civica), Massimo Erbetti (M5s) e di quasi tutto il Pd: Alvaro Ricci, Francesco Serra, Lina Delle Monache e Mario Quintarelli.
C’è poi la parte di rigenerazione urbana che interessa centro polivalenti e scuole. In questo caso, la minoranza punta al nuovo centro polivalente di Grotte Santo Stefano in area di proprietà comunale e a portare a compimento la scuola di Santa Barbara. “Grande incompiuta del quartiere, cantiere abbandonato da anni e una struttura che continua a degradarsi”.
La partenza dal centro storico non è a caso. “Per le condizioni di notevole degrado in cui versa e per le problematiche inerenti alla mancata integrazione delle numerose comunità che risiedono al suo interno, il centro storico rappresenta attualmente la vera periferia della città.
L’idea parte da questa constatazione, una perimetrazione con diffusi interventi di rigenerazione e miglioramento della qualità del decoro urbano, finalizzati alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale”.
Oltre al distretto amministrativo e dell’arte, a piazza San Carluccio, ex Zaffera può prendere corpo una casa del gusto, così come all’Unione quella delle arti, affiancata a quella della cultura e dell’innovazione a Sallupara.
Molti sono gli interventi pensati, dal recupero della chiesa Sant’Orsola, al cortile dell’Abate e via San Clemente dentro palazzo Donna Olimpia, mentre piazza Campobio, con un piano particolareggiato potrebbe essere rimessa a nuovo, riaprendo il passaggio con piazza del Teatro.
Ma ci sono pure le ex scuole di Roccalvecce, Sant’Angelo, Bagnaia e Tobia per farne un museo della storia del paese, laboratori artistici o un centro polivalente. Non sono dimenticate nemmeno le fontane, con il loro recupero funzionale.
Giuseppe Ferlicca
