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Agente immobiliare aggredito alle spalle e massacrato di botte…

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Corchiano – (sil.co.) – Sorpreso alle spalle e massacrato di botte da un ex cliente il titolare 36enne di un’agenzia immobiliare di Ronciglione.

L’aggressore ce l’avrebbe avuta con la vittima per un affare sfumato, un immobile di Corchiano che sperava di acquistare. Fatto sta che il 29 giugno 2017, vedendolo in paese in compagnia di due clienti, lo avrebbe assalito alle spalle, scaraventandolo a terra con un cazzotto sferrato da dietro e poi continuando a colpirlo con calci e pugni assieme a un’altra persona che non è mai stata identificata.

Il processo per lesioni è entrato nel vivo ieri davanti al giudice Silvia Mattei con la testimonianza dell’agente immobiliare, che si è costituito parte civile per reclamare sia i danni che la condanna dell’imputato. All’arrivo dei carabinieri l’imputato, con il presunto complice, si era già volatilizzato. 


Viterbo - Intervento dei carabinieri in centro

Intervento dei carabinieri 


“Stavo tornando al parcheggio di piazza Pina Piovani per riprendere le auto, dopo avere visitato un appartamento con una giovane coppia, lei incinta, quando sono stato aggredito da dietro e poi colpito con calci e pugni anche mentre ero a terra, raggomitolato in posizione fetale mentre venivo picchiato”, ha raccontato la parte offesa.

Una scarica di pugni e calci che hanno lasciato il segno. “I carabinieri, che mi hanno trovato con la faccia coperta di sangue che non smetteva di colare, mi hanno consigliato di andare in ospedale, dove, oltre alle ferite al labbro e al sopracciglio, mi hanno riscontrato anche la frattura del setto nasale”, ha raccontato.

“Io che non ho mai russato in vita mia, da allora russo – ha proseguito – e siccome ho problemi di respirazione, nel 2018 ho dovuto sottopormi a un ulteriore intervento chirurgico che però non si è rivelato risolutivo”, ha spiegato, producendo una serie di certificati medici che attestano le sue condizioni di salute. 

L’imputato, difeso dall’avvocato Emanuele Barbacci, nel frattempo è stato denunciato penalmente anche dai colleghi dell’agenzia immobiliare del 36enne, dove avrebbe fatto una scenata, sbattendo violentemente una porta e minacciando il personale, quando è andato a riprendere l’assegno che aveva versato per la mancata compravendita. 

La difesa ha messo in dubbio il riconoscimento da parte della vittima, facendo inoltre notare che in azione sarebbero entrate due persone e che non è chiaro chi dei due abbia sferrato i colpi. La coppia, nonostante sia stata testimone oculare dell’aggressione, non avrebbe visto in volto nessuno dei due. “La nostra preoccupazione era allontanarci per non mettere a rischio la gravidanza”, hanno detto al giudice.

Una testimone, che non era però presente ai fatti, ha detto: “L’imputato, che ha un’impresa edile, in quei giorni stava facendo dei lavori di ristrutturazione a casa mia assieme al padre. Lavoravano tutto il giorno, dalla mattina alle otto di sera”. 

“Nessun dubbio che si trattasse proprio di lui. Per evitare di incontrarlo, ho anche smesso di lavorare su Corchiano, dove da quattro anni non ho più venduto una casa”, ha ribadito la vittima. 

Il processo riprenderà il 10 novembre, giorno in cui è prevista anche la sentenza. 


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