Viterbo – “Sono mancate competenza, polso e coraggio. Al sindaco e alla maggioranza. Una storia già vista. Per evitare di incappare in responsabilità, queste sono state scaricate sugli altri”. La consigliera comunale di Viterbo 2020, Chiara Frontini sulla vicenda Poggino-Apea-Arena non ha dubbi. “Ditemi – prosegue la capogruppo – se questo è il comportamento di un’amministrazione sana, che sa quello che fa e a cui imprenditori e cittadini dovrebbero dare fiducia”.
Viterbo – La consigliera comunale Chiara Frontini
Giorni fa il sindaco ha inviato una diffida al consorzio che gestisce l’Apea (Area produttiva ecologicamente attrezzata) al Poggino. Dicendo che non ne sapeva nulla della partecipazione del comune. Nel frattempo stanno scadendo i termini per partecipare a un bando regionale da 11 milioni di euro.
Viterbo – La zona industriale del Poggino
“Il fallimento dell’Apea al Poggino – prosegue Frontini – è il fallimento di un metodo di fare politica basato sull’autoreferenzialità, sull’appartenenza partitica prima della competenza nel merito, sulle pacche sulle spalle e gli amici romani che sembrano sistemare tutto, salvo poi ritrovarsi invischiati in una situazione kafkiana in cui gli unici a farne le spese sono gli imprenditori. Perché questo è quello che è accaduto”.
“Se i privati pensano che il comune gli deleghi la gestione urbanistica della città – aveva detto ieri il sindaco Arena in un’intervista a Tusciaweb – hanno capito male”. “Il consorzio è stato costituito in maniera illegittima – ha poi aggiunto Arena -. Ho convocato gli operatori del Poggino per cercare di capire. Ma è stato un dialogo tra sordi. La diffida è arrivata dopo”.
Viterbo – La zona industriale del Poggino
“Non si conosce cos’è Apea e la sua potenzialità – ribatte Frontini -. Non è qualcosa che porta benefici elettorali diretti e immediati ma rappresenta ‘solo’ uno strumento di programmazione partecipata col territorio. Quindi si sottovalutano le criticità e non si affrontano i problemi, dando priorità ad altro. Con estrema pragmaticità, bisogna guardare a domani. Ancora non è chiara la strada che la maggioranza, con tutti i suoi distinguo, vuole intraprendere”.
Viterbo – La zona industriale del Poggino
Le Apea sono aree produttive industriali, artigianali, commerciali, che hanno come obiettivo quello di conciliare sviluppo economico e tutela dell’ambiente.
Secondo Frontini, “una volta accertata la mancanza di alcuni passaggi amministrativi, bastava riportare la pratica in consiglio comunale per un’interpretazione autentica delle volontà del consiglio o per una ratifica. Noi non avremmo avuto difficoltà ad assumerci la responsabilità di un voto sul tema, anche dall’opposizione, per un qualcosa che è evidentemente un bene per la città”.
Viterbo – La zona industriale del Poggino
“Ci sono poche idee e ben confuse – conclude Chiara Frontini -. Il consorzio Apea non è un consorzio produttivo, non vende servizi ma programma sviluppo in partenariato pubblico-privato, quindi c’è un interesse pubblico eccome. Proprio perché di mezzo ci sono scelte strategiche, urbanistiche, di assetto ambientale, il comune non può starne fuori”.
Daniele Camilli
Articoli: Arena: “Apea, se i privati pensano che gli deleghi la gestione urbanistica hanno capito male…” – “Non avrei mai potuto far partecipare il comune a un consorzio che ha natura illegittima” – Poggino, il danno è tratto e i finanziamenti persi