Viterbo – “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro. Rafforziamo la rappresentanza sindacale in tutti i luoghi di lavoro”. Sono queste le parole d’ordine che questa mattina hanno portato in piazza i sindacati Cgil, Cisl e Uil in tutta Italia. Anche a Viterbo, davanti alla prefettura in piazza del Plebiscito.
Viterbo – Cgil, Cisl e Uil in prefettura – Turchetti, Mannino, Arena e Pomante
Stefania Pomante, Fortunato Mannino e Giancarlo Turchetti, rispettivamente segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Viterbo e Civitavecchia. Per presentare la piattaforma dei confederali. Consegnata subito dopo al prefetto Giovanni Bruno che li ha ricevuto subito dopo nel palazzo del governo, sala Coronas.
Secondo gli ultimi dati Inail i morti sul lavoro nel primo trimestre del 2021 sono stati 19 in più rispetto all’anno scorso. 11,4% in più, la percentuale.
Il caso di Luana D’Orazio, l’operaia ventiduenne morta mentre lavorava in una fabbrica tessile della provincia di Prato, a Oste di Montemurlo, è espressione di un fenomeno che sta diventando sempre più grave, nonostante il calo, invece, degli infortuni dovuto probabilmente alla riduzione dell’occupazione.

Pomante, Mannino, Turchetti
Quelli sono le proposte dei sindacati per una strategia nazionale su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro? “La formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere un diritto universale ed esigibile di chi lavora – spiegano Pomante, Mannino e Turchetti -. Nessuna persona può essere impiegata in un lavoro senza una preparazione ed addestramento adeguati. Anche per i datori di lavoro e per coloro che intendono aprire un’attività deve essere prevista la formazione”.
“Dopodiché – proseguono i sindacati – vanno inseriti nei programmi scolastici, almeno delle scuole superiori, la materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ nelle scuole che si formano le future generazioni e devono essere messe in condizioni di poter comprendere il valore della vita umana anche sul lavoro, l’importanza di proteggersi e proteggere sui luoghi di lavoro perché rispettare le norme per la sicurezza, non è questione burocratica, ma significa rispettare la vita propria ed altrui. Vanno poi migliorate le ispezioni in quantità, qualità e frequenza attraverso la giusta e necessaria riforma del livello istituzionale di indirizzo e programmazione, l’integrazione delle banche dati disponibili, lo sviluppo di tutti i servizi di prevenzione e per la sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso assunzioni mirate e finanziamenti ad hoc e attraverso la realizzazione di un’anagrafe Rls/Rlst consultabile e utilizzabile presso le sedi regionali dell’Inail”.
Un andamento, quello dell’aumento del numero dei morti sul lavoro registrato nel primo trimestre del 2021, che rispecchia quello che è successo nel 2020. Le denunce con esito mortale nel 2020 sono state infatti 1.270, 181 In più rispetto al 2019. Con una crescita, lo scorso anno, del 16%.

Viterbo – Giovanni Bruno riceve i sindacalisti in prefettura
“Bisogna inoltre investire – aggiungono i segretari di Cgil, Cisl e Uil – tramite l’Inail, risorse sulla ricerca, sia per proteggere i lavoratori e le lavoratrici utilizzando la tecnologia innovativa, sia per accompagnare le modifiche ormai veloci delle modalità lavorative, per mettere al centro la protezione della persona. Va poi rafforzata la rappresentanza sindacale dei lavoratori in tutti i contesti e settori, e valorizzata la contrattazione come misura prevenzionele. Tornare a contrattare gli orari, i turni, l’organizzazione del lavoro come elemento cardine di miglioramento continuo. La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro cammina sulle gambe della nostra rappresentanza”.
In piazza del Plebiscito, assieme ai segretari confederali, anche i sindacati di categoria e il sindaco di Viterbo Giovanni Arena, sceso in piazza per un saluto ai rappresentanti sindacali e ai lavoratori in piazza.
“Chiediamo infine – concludono Stefania Pomante, Fortunato Mannino e Giancarlo Turchetti – la qualificazione delle imprese e patente a punti, per determinare regolarità rispetto alle norme su Ssl, legalità e piena applicazione dei Ccnl per disboscare la giungla degli appalti che si vincono comprimendo i costi della sicurezza”.
Daniele Camilli
Fotocronaca: Cgil, Cisl e Uil in prefettura contro le morti sul lavoro
