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Lorenzo, il volontario in terapia intensiva: “Chicca mi ha dato la forza per combattere il Covid”

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Viterbo – “Chicca mi ha dato ancora più forza per combattere il Covid”. Lorenzo, 40 anni, volontario della misericordia, racconta le emozioni provate nel rivedere la sua cagnolina. Anche se solo attraverso il vetro dell’ospedale: da oltre un mese e mezzo, infatti, lui sta lottando contro il virus da un letto del reparto di terapia intensiva a Belcolle. Il suo racconto arriva tramite la sorella Ramona Russo, perché le macchine che da cinquanta giorni gli permettono di respirare allo stesso tempo non gli consentono di parlare. Lorenzo muove soltanto le labbra e solo chi può accedere al reparto, come Ramona, che è anche un’infermiera, riesce a comprenderlo.


Chicca saluta il suo padrone dal vetro della terapia intensiva

Chicca saluta Lorenzo attraverso il vetro della terapia intensiva


“Incontrare Chicca, seppur a distanza, mi ha fatto davvero tanto bene – esprime Lorenzo -. Rivederla mi ha reso contentissimo. È una cagnolina d’oro, per me la migliore al mondo”. Chicca è una border collie nata 7 anni fa e da allora vive con Lorenzo a Blera. “Lui – dice Ramona – se l’è proprio cresciuta: sono entrambi molto esuberanti, corrono sempre da una parte all’altra e non riescono mai a stare fermi. Hanno un rapporto simbiotico e si allenano anche insieme: lei per le sue gare canine e lui per fare l’arbitro di calcio”.


Articoli: Da un mese in terapia intensiva chiede di vedere la sua cagnolina, lei lo saluta attraverso il vetro dell’ospedale… – Volontario della misericordia di 40 anni in terapia intensiva: “Ho paura”


È stato proprio Lorenzo a chiedere ai medici e agli infermieri di Belcolle di poter vedere la sua amata cagnolina. E il desiderio è stato esaudito il 5 maggio scorso. “Chicca – spiega Ramona – gli è molto affezionata. Lo ha visto e lo ha subito riconosciuto, e con il muso schiacciato contro il vetro a suo modo gli ha mandato dei bacetti e gli ha fatto le feste. Feste che ha iniziato a fare da casa, abbaiando e scodinzolando”. Lorenzo non ha potuto che ricambiare, nonostante quell’ingombrante ma fondamentale ventilatore per la respirazione. “Ha mosso le labbra per pronunciare il suo nome – ricorda Ramona -, poi le ha strette per lanciare anche lui dei baci. È riuscito pure ad alzare un braccio per salutarla con la mano”.


Chicca saluta il suo padrone dal vetro della terapia intensiva

Chicca saluta Lorenzo attraverso il vetro della terapia intensiva


Gli operatori sanitari di Belcolle non ne hanno dubbi: Chicca è stata un farmaco speciale per Lorenzo. Le sue condizioni di salute sembrano migliorare e questa sorpresa è stata un regalo e un augurio affinché possa guarire presto. E tornare dalla sua compagna a quattro zampe. “A casa – sottolinea Ramona – lo aspettano anche la famiglia e gli amici. La strada è ancora lunga ma Lorenzo è un grande e ne uscirà più forte di prima”.

Raffaele Strocchia


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