Roma – Da oggi, coprifuoco spostato dalle 22 alle 23. La libertà di potersi spostare dopo cena guadagna un’ora.
È una delle misure discusse dalla cabina di regia e approdate in consiglio dei ministri. Grazie ai dati epidemiologici definiti molto buoni anche dai vertici del Cts, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, l’esecutivo ha dato il via libera al nuovo decreto sulle riaperture, che entra in vigore oggi, 19 maggio e modifica i parametri di ingresso nelle “zone colorate” dando maggiore rilievo all’incidenza dei contagi. La guida non sarà più l’Rt ma l’incidenza e un altro forte fattore è il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica.
Il bancone di un bar – Generica
Il calendario delle riaperture
19 maggio. Il coprifuoco scatta alle 23.
22 maggio. Riaprono i centri commerciali, i mercati le gallerie e i parchi commerciali nel fine settimana e riaprono anche gli impianti di risalita nelle località di montagna, che erano chiusi dall’estate scorsa.
24 maggio. Riaprono le palestre, che in base al decreto del 22 aprile sarebbero dovute ripartire il 1 giugno. I gestori dovranno predisporre percorsi diversi per l’entrata e per l’uscita, e indossare sempre la mascherina. I clienti devono indossarla quando non sono impegnati negli allenamenti. Si deve evitare di lasciare in luoghi condivisi con altri gli indumenti indossati per l’attività fisica, ma bisogna riporli in zaini e borse personali. “Laddove possibile si dovrà arrivare già vestiti in maniera idonea all’attività o in modo tale da utilizzare gli spazi comuni solo per cambi di indumenti minimi o che richiedano tempi ridotti, riponendo il tutto in appositi contenitori sigillati”. Il gestore “potrà disporre il divieto di accesso alle docce, invitando utenti e atleti a cambiare il costume bagnato o l’abbigliamento per l’allenamento, ad asciugare velocemente i capelli e a completare la vestizione nel più breve tempo possibile”.
1 giugno. Dal 1° giugno sarà possibile andare nei bar e nei ristoranti anche al chiuso seguendo però i protocolli già approvati. Fino ad allora si potrà stare al bar e al ristorante soltanto all’aperto e soltanto seduti al tavolo. Si potrà dunque prendere il caffè al bancone del bar o pranzare e cenare fuori anche nei locali al chiuso, cosa quest’ultima, che non era prevista dal decreto in vigore. Possibile inoltre, tornate ad assistere ad una competizione sportiva all’aperto, con una capienza non superiore al 25% di quella consentita dall’impianto e comunque non superiore alle mille persone.
7 giugno. Il coprifuoco viene posticipato di un’altra ora: si dovrà tornare a casa entro la mezzanotte.
15 giugno. Tornano le feste di matrimonio ma per partecipare servirà il green pass, vale a dire il certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Ripartono anche le fiere con la presenza di pubblico, i parchi tematici (che in base al vecchio decreto dovevano riaprire il 1 luglio) i convegni e i congressi.
21 giugno. Via del tutto al coprifuoco.
1 luglio. Gli ultimi a ripartire, in base alle scelte fatte, sono le piscine al chiuso, i centri termali, le sale giochi, bingo e casinò, i centri ricreativi e sociali, i corsi di formazione pubblici e privati. Sarà anche questa la data in cui si potrà tornare ad assistere ad una competizione sportiva al chiuso: la capienza sarà limitata al 25% del totale e comunque non potranno esserci più di 500 spettatori.