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“Sento un peso enorme sulla coscienza, faccio i conti con me stesso e con Dio”

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Stresa – “Mi sento un peso enorme sulla coscienza,faccio i conti con me stesso e con Dio”.

Queste la parole di Gabriele Tadini, capo serviziodella funivia Stresa-Mottarone, iscritto dalla procura nel registro degli indagati per la tragedia avvenuta domenica 23 maggio.

“Mi sento un peso enorme sulla coscienza. Prego e faccio i conti con me stesso e faccio i conti con Dio – avrebbe raccontato Gabriele Tadini durante l’interrogatorio, come riportato da tgcom24 -. L’impianto idraulico dei freni d’emergenza aveva dei problemi, perdeva olio e le batterie si scaricavano continuamente. Dopo la riapertura del 26 aprile, avevamo già fatto due interventi. Ma non erano stati risolutivi. La funivia continuava a funzionare a singhiozzo. Il problema si ripresentava, serviva altra manutenzione”.

Nella giornata di ieri la procura ha trasmesso al richiesta di convalida del fermo di Luigi Nerini, proprietario dell’azienda Ferrovie del Mottarone, il direttore dell’esercizio Enrico Perocchio e il capo servizio Gabriele Tadini.


Funivia di Stresa - Un particolare della cabina

Funivia di Stresa – Un particolare della cabina


Le indagini e i rilevamenti tecnici si stanno concentrando in queste ore sul cavo di traino spezzato, per accertare le ragioni della rottura. Non sembrerebbe presentare anomalie evidenti. Le autorità potrebbero prendere contatti con la ditta produttrice per accertarne la realizzazione.

Un’ipotesi su cui si stanno concentrando le indagini è la possibilità che a far sfilacciare la fune possa essere stata la presenza dei forchettoni, inseriti per evitare che fosse azionato il freno di emergenza. La procura ha nominato consulente tecnico Giorgio Chiandussi, professore di ingegneria meccanica e aerospaziale al politecnico di Torino.

Gli inquirenti starebbero inoltre valutando le posizioni degli operai addetti all’impianto che avrebbero manomesso il sistema frenante. Una scelta che i magistrati hanno definito “scellerata”. Sarà da accertare se gli operai fossero a conoscenza delle conseguenza che la disattivazione dell’impianto frenante mediante l’utilizzo del forchettone avrebbe potuto causare sulla sicurezza della funivia.


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