- Viterbo News – Viterbo Notizie – Tusciaweb – Tuscia News – Newspaper online Viterbo – Quotidiano on line – Italia Notizie – Roma Notizie – Milano Notizie – Tuscia web - https://www.tusciaweb.eu -

Tragedia funivia, trovato nel bosco un secondo forchettone

Condividi la notizia:

Stresa – Tragedia della funivia Stresa-Mottarone, trovato nel bosco un secondo forchettone, il divaricatore per impedire l’entrata in funzione dei freni di emergenza della struttura. 


Funivia di Stresa - Un particolare della cabina

Funivia di Stresa – Un particolare della cabina


Sulla funivia, schiantatasi domenica scorsa, c’erano due freni e altrettanti forchettoni: il primo era stato trovato ancora al suo posto dagli inquirenti, il secondo è stato trovato stamattina accanto alla cabina, forse saltato via a causa dell’impatto.

La loro presenza sull’impianto di risalita del monte Mottarone non sarebbe il risultato di una dimenticanza, secondo l’ipotesi della procura di Verbania, ma una “scelta deliberata e assolutamente consapevole” come ha sottolineato stamattina la procuratrice Olimpia Bossi e come riferisce Repubblica. “Non si è trattata di una omissione occasionale o di una dimenticanza, ma la scelta precisa di disattivare questo sistema di emergenza per ovviare quelli che erano degli inconvenienti tecnici, che si stavano verificando sulla linea, dovuti proprio ad un malfunzionamento del sistema frenante di emergenza. Disattivandolo, la cabina poteva fare le sue corse senza problemi” ha precisato.

Per gli inquirenti, il forchettone sarebbe stato posizionato volutamente per “evitare disservizi e blocchi della funivia”, che da quando aveva ripreso servizio, presentava “anomalie”. Disattivare il sistema di frenata di emergenza sarebbe stato così un sistema per “bypassare il problema”, ha spiegato la procuratrice. 


Funivia precipitata a Stresa - Vigili del fuoco al lavoro sul luogo della tragedia

Funivia precipitata a Stresa – Vigili del fuoco al lavoro sul luogo della tragedia


Alle prime luci dell’alba tre persone sono state fermate. Si tratta del proprietario della società che gestisce l’impianto, il direttore e il capo operativo del servizio. Avrebbero ammesso di non aver attivato volontariamente il freno, come ha spiegato il comandante provinciale dei Carabinieri di Verbania, tenente colonnello Alberto Cicognani. “Il freno non e’ stato attivato volontariamente? Si’, si’, lo hanno ammesso“. “C’erano malfunzionamenti nella funivia, – ha spiegato l’ufficiale – è stata chiamata la manutenzione, che non ha risolto il problema, o lo ha risolto solo in parte. Per evitare ulteriori interruzioni del servizio, hanno scelto di lasciare la ‘forchetta’, che impedisce al freno d’emergenza di entrare in funzione”.

Sull’altro evento che ha provocato la tragedia, ovvero la rottura del cavo traente, c’è ancora da indagare: “In questo momento – ha spiegato la procuratrice – non abbiamo elementi per ritenere i due fatti collegati”, ossia la rottura della fune trainante della funivia e il blocco del sistema frenante di sicurezza, “o reciprocamente collegati. Sulla fune non possiamo avanzare ipotesi: siamo sempre in attesa delle verifiche tecniche di cui parlerò con il consulente tecnico che arriverà domani”. Se il malfunzionamento del sistema di sicurezza è imputabile ai tre fermati, insomma, “sul cavo non posso aggiungere nulla perché siamo al punto in cui stavamo ieri”, ha concluso.


Condividi la notizia: