Viterbo – Coronavirus, via ai due nuovi hub della Tuscia. Ieri prime 270 vaccinazioni tra l’ospedale di Montefiascone e il punto di somministrazione di Vetralla: rispettivamente 110 e 160 circa.
Entrambi i centri hanno aperto i battenti ieri con orario 9-17, che resterà lo stesso anche per i prossimi giorni, sabati e domeniche comprese. Previa prenotazione sul portale regionale salutelazio.it, si potrà poi ricevere il farmaco della Pfizer.
Il centro di vaccinazione di Vetralla
A Montefiascone è possibile vaccinarsi all’ospedale di via Donatori di sangue 19, mentre a Vetralla in località Cura. Quest’ultimo hub, che si trova in quello che una volta era il tabacchificio di via Blera ma con ingresso in via del Lavoro 2, ha tre linee vaccinali. “Inizialmente – informa il comune – sono previste 172 dosi giornaliere, successivamente si arriverà a regime con circa 320 dosi al giorno”.
Nella Tuscia sono tredici i centri di somministrazione. Disseminati in tutto il territorio provinciale, dieci sono Pfizer e tre Astrazeneca.
Vaccinazione anti-Covid
“La regione Lazio aumenta gli hub e lascia i medici di medicina generale ai margini del campo vaccinale”, attacca la Federazione italiana medici di famiglia del Lazio in un comunicato condiviso anche dalla sezione di Viterbo.
“Tenere i medici di medicina generale in panchina – continua la Fimmg – è scelta presbite e miope. In quattro mesi negli hub è stato vaccinato lo stesso numero di persone vaccinate dai medici di base per l’influenza in meno di due mesi. Se ci fosse fornito ogni giorno un flacone di Pfizer (6 dosi) o uno di Moderna (10 dosi) o Johnson & Johnson (10 dosi) o Astrazeneca (11 dosi), saremmo in grado di fare da 270mila a 300mila vaccinazioni a settimana, garantendo da un milione a un milione e 200mila dosi in un mese”.
Il comunicato della Fimmg Lazio è sempre più duro. “Da mesi – scrive il sindacato – si declama la centralità dei medici, da mesi ognuno di noi è lasciato a gestire le rimanenze di magazzino. Si preferisce puntare su sistema centralizzato che convoglia il cittadino non verso il punto più gradito, ma verso chi ha i vaccini. La stragrande maggioranza della popolazione preferirebbe fare il vaccino nello studio del proprio medico. Chiediamo di passare dalle intenzioni alla possibilità di avere il quantitativo di vaccini necessario”.
Vaccino anti-Covid
Nella Tuscia la campagna di immunizzazione prosegue con il superamento delle 92mila somministrazioni. Di queste, 59mila sono andate a persone anziane: 38mila a ultra 80enni e 21mila a over 70. Nella fascia d’età 60-69 anni, invece, le inoculazioni sono 12mila 500.
Ieri sono state fatte oltre 1900 somministrazioni, tra cui 860 richiami. Le persone vaccinate sono 30mila 100.