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Viterbo – È il paese delle fiabe, ma non per l’amministrazione comunale, che ha abbandonato residenti e turisti a Sant’Angelo di Roccalvecce al loro destino. Quasi un incubo.
Lo denuncia in consiglio comunale, Lina Delle Monache (Pd). I murales dedicati alle favole attirano soprattutto nei fine settimana un gran numero di visitatori. Rimangono stupiti dalle case dipinte con personaggi legati alla nostra infanzia. Stesso stupore riservato allo stato in cui versa la frazione.
“Sembra abbandonata – dice Delle Monache – un paese diviso a metà da transenne, che costringono a lunghissimi giri per andare da una parte all’altra. Arrecando disagi non solo ai turisti ma anche ai residenti”.
Magari ci fosse solo questo. “Ho visitato Sant’Angelo – ricorda Delle Monache – nonostante le persone in questo periodo scelgono le località di mare o i laghi, ho trovato molti in giro. Ma al tempo stesso mi si è presentato davanti un paese sporco, dove il decoro urbano non esiste, con problemi di parcheggi e viabilità e in zona la polizia locale non c’è”.
Una realtà di cui si sono occupati media nazionali e che sta suscitando curiosità e interesse meriterebbe diversa attenzione da palazzo dei Priori.
Per quelle che sono le sue competenze, l’assessore Elpidio Micci (Lavori pubblici frazioni) prova a rispondere. “Le transenne – spiega Micci – sono state messe in attesa che privati sistemino il tetto di una proprietà privata, così come in via Sipicciano c’è un muro che ha reso necessario posizionare le barriere”.
Andando avanti di questo passo, però il rischio che i corre è quello di scrivere una fiaba, ma senza il lieto fine. C’era una volta il paese delle favole. C’era…
Giuseppe Ferlicca
