- Viterbo News – Viterbo Notizie – Tusciaweb – Tuscia News – Newspaper online Viterbo – Quotidiano on line – Italia Notizie – Roma Notizie – Milano Notizie – Tuscia web - https://www.tusciaweb.eu -

“Andrea e Sestina sono caduti per le scale, ce lo dice il figlio di 5 anni”

Condividi la notizia:

Andrea Landolfi e Maria Sestina Arcuri

Andrea Landolfi e Maria Sestina Arcuri


Ronciglione – Impossibile che Sestina sia stata lanciata dal parapetto facendo un volo nella tromba delle scale. L’asso nella manica dell’accusa, a sorpresa, si trasforma durante la discussione nel supertestimone della difesa di Andrea Landolfi per il quale lunedì il pm Franco Pacifici ha chiesto una condanna a 25 anni per l’omicidio volontario della fidanzata Maria Sestina Arcuri, omissione di soccorso alla vittima e lesioni aggravate alla nonna Mirella Iezzi. 

E’ il figlioletto, che aveva cinque anni la notte tra il 3 e il 4 febbraio 2019, quando è stato testimone oculare del delitto. Oppure del tragico incidente che ha devastato due famiglie, come sostengono gli avvocati Serena Gasperini e Daniele Fabrizi, che ieri, con poche brevi pause, hanno parlato davanti alla corte d’assise presieduta dal giudice Eugenio Turco per circa otto ore. 

“Pubblico ministero e parte civile hanno detto pochissimo di lui, perché lo temono come la peste, sanno che descrive inequivocabilmente una caduta della coppia per le scale”, ha detto Fabrizi. 

Andrea Landolfi, per la prima volta, non era in aula. Dopo l’udienza fiume dell’altro ieri sarebbe stato colto da un malore ed è dovuto restare a Regina Coeli. 


Giallo di Ronciglione - Le prime immagini della scala da cui Maria Sestina Arcuri è precipitata

La scala della casa dove si è consumata la tragedia


La caduta per le scale raccontata dal figlioletto di Landolfi

“E’ il piccolo, unico testimone oculare oltre alla nonna, che però secondo l’accusa mente. E’ lui che ci racconta la dinamica puntuale di quanto accaduto”, ha spiegato Fabrizi.

“Nonostante la madre quando lo ha registrato in casa e la psicologa durante le sit abbiano fatto di tutto per fargli dire una verità diversa, ha sempre detto che è stata Sestina a spingere Andrea – ha esordito – ha detto che in quel momento erano abbracciati e avevano le facce belle belle, che Andrea è caduto per primo e se l’è portata dietro dando le spalle alle scale, che sono caduti insieme e che Landolfi l’ha ‘lanciata’ quando, in orizzontale, se l’è trovata che gli stava cadendo sopra, facendola volare verso il muro per poi continuare entrambi, con traiettorie diverse, la caduta. Alla fine della rampa superiore lei potrebbe avere sbattuto il retro del cranio sulla parete, per poi continuare la corsa ‘rotolando’ lungo la rampa inferiore, finendo sullo spigolo del camino”. 

Tutto per una battuta maledetta. Landolfi che, dopo la lite al pub per gelosia, dice a Sestina: “La cameriera però non era tanto male”. Lei è sul ballatoio e lui sui primi gradini della rampa superiore. “Ma vaffanculo”, gli avrebbe detto la fidanzata, puntandogli il dito e dandogli una spinta. L’imputato avrebbe perso l’equilibrio e sarebbero precipitati lungo la scala stretta e ripidissima. 

“Io ero in cima e ho visto, loro hanno fatto tutte le scale e poi si sono messi sul divano”, ha detto il bambino, senza mai cambiare versione. Avrebbero tentato di fargli dire che Landolfi, dopo una prima caduta, si sarebbe rialzato e l’avrebbe lanciata oltre il corrimano: “No, lui l’ha lanciata e gli è tornata in braccio a papà. Hanno fatto tutte le scale, fino alla fine. Sestina è rotolata”.

Secondo la difesa il “lui l’ha lanciata” sarebbe quando Landolfi l’avrebbe scansata con i palmi aperti delle mani, protese verso l’alto, vedendosela  piombare addosso dopo essersi aggrappato a lei afferrandola al braccio destro, dove è stata rilevata l’impronta di una mano. 

Il padre non era arrabbiato, non avrebbe mai parlato spontaneamente di lite: “Forse Sestina era arrabbiata, forse non voleva andare al karaoke. E’ Sestina che gli ha dato una spinta e papà è caduto all’indietro. Sestina ha preso tutte le scale. Facciamo finta che questi sono i gradini: bam bam bam. Lo ha spinto, sì lo ha spinto, lei a lui. Papà si è cappottato nella giacca, tipo Tarzan”.

Video e registrazioni sono agli atti, il piccolo come è noto non è stato ascoltato in aula né in sede di incidente probatorio, ma i sei giurati popolari e i due giudici togati potranno, se vorranno, guardare e ascoltare. 


Tribunale - I difensori di Andrea Landolfi, Fabrizio Nobili e Serena Gasperini

Tribunale – I difensori di Andrea Landolfi, Fabrizio Nobili e Serena Gasperini


“Se fosse un libro si intitolerebbe ‘Le forzature'”

Lo ha detto prendendo la parola per prima Serena Gasperini, smontando passo dopo passo, dal punto di vista della difesa, l’impianto accusatorio della procura. 

“L’accusa deve dimostrare che Landolfi ha ammazzato Sestina. Invece il pm ha puntato a dimostrare che Landolfi è un mostro, una bestia, un pugile violento, un alcolista, uno che prende psicofarmaci, brutto e cattivo, uno scarto della società, con una nonna bugiarda e mistificatrice e una famiglia terribile. Si è fatto un processo alla famiglia di Landolfi”, ha detto, rivolgendosi a Pacifici. 

“Si sono scelte due persone fragili come supertestimoni, il figlioletto di cinque anni e un ragazzo con un deficit cognitivo importante, cui fare pressione per fargli dire quello che era gradito a chi lo stava interrogando”.


“Sulle scale tracce dei jeans di Sestina e delle scarpe di Andrea”

“Ce lo dicono i rilievi del nucleo merceologico del Ris. Come ha fatto a precipitare oltre il parapetto, se le tracce sono sulla parete opposta?”, ha chiesto la Gasperini.

Poi è tornata sul cambio di versione del consulente del pm Martino Farneti: “La prima, nel video girato durante il sopralluogo del 20 febbraio 2019 esclude la precipitazione dalla tromba delle scale “buttata giù per dritto non è possibile, avrebbe sbattuto da qualche parte, c’è anche la panca”.

“Il pm invita il suo consulente a nn fare valutazioni, poi Farneti scrive l’opposto e scompare dalla scena, lasciando il posto al colonnello del Ris che diventa teste qualificato e entra in azione col laser scanner dando ragione alla testi accusatoria”, la conclusione. 


Ronciglione - Il sopralluogo del professor Martino Farneti

Ronciglione – Il sopralluogo del professor Martino Farneti


“Nessuna omissione di soccorso”

“C’è un vicino che lo chiarisce. Alle 5,30-5,45 sente le voci di Andrea e Sestina. E’ quando la situazione precipita, lei perde sangue da un orecchio e lo chiama col nome del figlio. Alle 5,56 Andrea chiama il 118, dopo quattro minuti non dopo quattro ore. Quando arrivano i sanitari, lei non è ancora da intubare, lo dicono i verbali dei soccorritori, le sue condizioni si aggravano in ambulanza a perde coscienza al pronto soccorso”.

“Tra le 3 e le 5 ce lo dicono i rilievi del Ris cosa è successo, Sestina si è cambiata e ha messo il pigiama, ha vomitato nel bagno di sotto e anche in camera, ci sono sue tracce ovunque, segno che camminava, che non era incosciente da subito come si è voluto dire”.


“Le ex? Roba vecchia”

“Ne abbiamo sentite due, di 14 anni e di 9 anni fa, una delle quali ha fatto di tutto per tornare con lui nel 2015, quando aveva già un bambini e stava ancora con la ex moglie. Lo ha scoperto la difesa, altrimenti sarebbe passata come vittima”, ha detto Gasperini.


“Tre liti in tre mesi, magari tutti”

“Erano una coppia giovane, stavano insieme da ottobre e convivevano da novembre. Abbiamo sentito tre vocali relativi a tre liti, non c’è altro. Magari tutti una lite al mese. L’ultima  risale al 2 febbraio, quando secondo la parte civile Sestina aveva deciso di chiudere, già prima del weekend a Ronciglione. Peccato che negli stessi giorni lei abbia confidato a un’amica e collega di esser felicissima, contenta, innamorata e di avere tanti progetti per il futuro con Andrea”, ha ribadito la legale.


L'ultimo messaggio di Sestina Arcuri a Andrea Landolfi

L’ultimo messaggio di Sestina Arcuri a Andrea Landolfi


Il 3 febbraio Sestina gli ha fatto 45 telefonate senza risposta”

Avevano litigato quella domenica Sestina e Andrea. A lei sarebbe scappata una bestemmia davanti al figlioletto e lui sarebbe uscito da casa della nonna portandoselo appresso. 

“Tra le 15,19 e le 18,30 lei gli fa 45 chiamate senza risposta. Alla bestia. Lo voleva lasciare? “Nell’ultimo gli invia la loro prima foto insieme, gli dice che è la sua vita, lo prega di tornare perché ha bisogno di abbracciarlo forte. Lui torna e fanno pace”, dice Gasperini.

“Si è tentato di far dire ai testimoni che Sestina quella sera al pub piangeva a dirotto, è emerso che teneva il muso e lui le teneva il mento per cercare il suo sguardo. Lo stesso mentre vanno a riprendere la macchina”.

“Si è tentato di dire che Andrea era ubriaco, dopo la cena al ristorante e il pub, ma ci hanno solo detto che era brillo e allegro. E mentre camminano sotto le telecamere del paese, col bimbo sereno in mezzo, non barcollano, non sbandano, nulla di nulla”.


“Non sono 99 ma 13 i contatti coi familiari”

 “L’ultimo tassello dal libro ‘Le forzature’. Ci prospettano 99 telefonate coi familiari la notte della tregdia, in realtà abbiamo tredici contatti tra otto soggetti”,

“Andrea è innocente. E’ possibile che siano caduti dalle scale e che sia stata una tragedia per due famiglie.  Assolvetelo”, ha concluso la legale. 

Si torna in aula a luglio per le repliche e la sentenza. 

Silvana Cortignani


La discussione: “Pochi 25 anni a Andrea Landolfi per avere ucciso Maria Sestina Arcuri” – Omicidio Arcuri, l’accusa chiede 25 anni per Landolfi – Morte di Maria Sestina Arcuri, è l’ora della verità per Andrea Landolfi


Condividi la notizia: