Sport – Continua il braccio di ferro sulla finale degli Europei di calcio, attualmente in programma l’11 luglio allo stadio Wembley di Londra con 60mila spettatori ammessi all’interno della struttura.
Londra – Lo stadio Wembley
Il dibattito era stata acceso nella giornata di ieri dal presidente del consiglio italiano Mario Draghi che, in visita ufficiale a Berlino, aveva ipotizzato di sposare la finale in un altro paese per via dell’aumento dei casi di Coronavirus in Gran Bretagna. Durante la conferenza insieme alla cancelliera Angela Merkel, rispondendo a una domanda di una giornalista tedesca proprio sulla finale degli Europei di calcio, il premier Draghi aveva risposto: “Mi adopererò affinché la finale degli Europei non si faccia in paesi dove il contagio cresce”.
Poco dopo era però arrivata la risposta del ministro della salute britannico Matt Hancock. Intervistato da Sky news proprio sulla dichiarazione di Draghi, Hancock aveva affermato: “La finale degli Europei si svolgerà a Wembley. Sono stato venerdì allo stadio, è stato stupendo sentire di nuovo la folla fare il tifo, abbiamo una grandissima location, spero che Inghilterra, Scozia e Galles vadano avanti”. Poi la riposta ufficiale di Downing Street. “Il Regno Unito non vede l’ora di ospitare delle fantastiche semifinali e una fantastica finale, e di farlo in modo prudente e sicuro”, ha affermato un portavoce.
Dopo le parole di Mario Draghi, sulla questione è intervenuta anche Angela Merkel. “La Gran Bretagna è una zona a rischio variante del virus – ha affermato la cancelliera durante una conferenza stampa da Berlino -. Tutti quelli che arrivano da lì devono stare 14 giorni in quarantena e le eccezioni sono davvero pochissime. Io credo, anzi non credo, spero che la Uefa agisca in modo responsabile. Non troverei positivo che ci fossero stadi pieni lì”.
