Viterbo – “La situazione della città è sotto gli occhi di tutti e va rivisto tutto…”. “L’assessore Marco De Carolis, con le sue dichiarazioni ha sfondato una porta aperta”. Vittorio Galati, consigliere della Lega, in maggioranza a palazzo dei Priori, si siede in riva al fiume. E aspetta il sindaco, Giovanni Arena. E assieme a lui, due cose innanzitutto. La prima, l’appalto rifiuti. Scaduto nel 2018. Tre anni dopo, c’è ancora quello ponte. Col timore, poi, che ci sia soltanto quello. La seconda, una promessa solenne. Fatta dal sindaco davanti a tutto il consiglio. La sistemazione del parcheggio di fronte al cimitero di Bagnaia. Una punto di principio e l’altro di posizione. Sullo sfondo, una Lega “attualmente leale al sindaco”, una macchina amministrativa “bloccata” e “una città – prosegue Galati – in stato di abbandono”.
Viterbo – Il consigliere della Lega Vittorio Galati
Che ne pensa della presa di posizione dell’assessore alla cultura Marco De Carolis contro il sindaco Arena?
“Con le sue dichiarazioni De Carolis ha sfondato una porta aperta. La situazione è sotto gli occhi di tutti. E va rivisto tutto quanto. La città è in uno stato di abbandono. Dall’erba all’immondizia”.
A proposito di rifiuti, che fine ha fatto l’appalto? Quello ponte sta per scadere…
“L’appalto rifiuti è scaduto nel 2018. Poi è stata fatta una proroga e infine l’appalto ponte. A tutt’oggi non so a che punto sia. Spero solo che alla fine dell’appalto ponte venga approvato quello definitivo”.
E se così non fosse?
“Sarebbe veramente assurdo. Fare un’altra proroga significherebbe chiudere la consigliatura senza aver approvato l’appalto definitivo. E questo sarebbe di una gravità inaudita”.
Viterbo – Consiglio comunale
All’ultimo bilancio di previsione, lei ha proposto un emendamento per riqualificare il parcheggio di fronte al cimitero di Bagnaia. Come mai non se ne è fatto più niente?
“Il parcheggio davanti al cimitero di Bagnaia versa in una condizione di degrado assoluto. Io ho presentato un emendamento, firmato assieme a Stefano Caporossi, al bilancio di previsione. Il sindaco Giovanni Arena mi ha chiesto di ritirarlo, impegnandosi solennemente davanti a tutto il consiglio comunale a metterlo all’interno del piano delle opere pubbliche finanziandolo con l’avanzo di amministrazione che approveremo a breve. E’ un’opera che i cittadini aspettano da anni. Un parcheggio che si trova pure all’ingresso della città, il suo biglietto da visita. Spero vivamente che il sindaco mantenga l’impregno preso”.
E se questo non dovesse accadere?
“Avrebbe dell’incredibile. Se un uomo, prima ancora del sindaco, si impegna davanti a tutti e poi viene meno al suo impegno, la cosa si commenta da sola”.
Viterbo – Il senatore della Lega Umberto Fusco e il sindaco Giovanni Arena
Nel suo partito pare ci sia chi sostiene che uno dei problemi del comune sia stato il ricambio di quasi tutti i dirigenti. Lei che ne pensa?
“La penso diversamente. Un’amministrazione che ha avuto la fortuna di poter cambiare quasi tutto il quadro dirigenziale, è un’ottima cosa perché in questo modo ha la possibilità di scegliere i dirigenti più bravi e capaci. I dirigenti sono il motore della macchina amministrativa. Poterli rinnovare di volta in volta per un’amministrazione è solo una fortuna. Poi se sono stati scelti bene o male, questo bisognerebbe chiederlo al sindaco”.
E se lei glielo chiedesse, Arena cosa risponderebbe?
“Non saprei, non sono il sindaco”.
E secondo lei, sono stati scelti bene o male?
“Non sono nessuno per poterlo dire. Posso solo osservare quello che è sotto gli occhi di tutti”.
E cosa c’è sotto gli occhi di tutti?
“La macchina amministrativa, così come è, non sta andando. E non si tratta di una macchina ‘ingolfata’. E’ una macchina bloccata”.
Esiste ancora una maggioranza a Palazzo dei priori?
“Io posso parlare solo come consigliere della Lega. E la Lega attualmente è leale al sindaco”.
Viterbo – L’assessore comunale Marco De Carolis
Viterbo, ridotta come è, secondo lei sarà in grado di affrontare degnamente la stagione turistica che si è appena aperta?
“E’ fondamentale dare un cambio di rotta totale. Se non ci riusciamo la situazione cui andremo incontro sarà semplicemente drammatica. Certo, così come è conciata la città in questo momento è veramente una cosa squallida”.
Una svolta, come lei dice, è frutto anche di obiettivi. Quali sono quelli dell’amministrazione da qui alla fine del mandato?
“Va tagliata l’erba. Viterbo è invasa. Vanno sistemate le strade e va data un’immagine più decorosa della città”.
Se lei dovesse invitare un turista a visitare la città, cosa gli direbbe? Come lo invoglierebbe a venire?
“Gli direi che è una bellissima città medievale, con i suoi monumenti e le sue fontane. Certo, diverse cose vanno sistemate. E gli direi anche questo, perché lo stato di abbandono è palese”.
Uno stato di abbandono che va avanti da anni. Come è stato possibile che nessuno se ne sia accorto? Di chi è la responsabilità?
“La responsabilità è di tutti coloro che si sono succeduti in questi anni, perché le problematiche vengono da lontano. Da una decina di anni a questa parte. Non dobbiamo però anche dimenticare che sono diminuite le risorse provenienti dallo stato”.
Come esce la città dalla pandemia?
“I commercianti ne escono devastati, con tutte le spese vive da sostenere e fronteggiare. Il tutto senza aver avuto incassi. Speriamo solo di superare questa situazione che sta diventando drammatica anche dal punto di vista sociale. Sembriamo usciti da una guerra. E siamo tutti più poveri. Soprattutto chi lavora nel privato”.
Italia in zona bianca e da luglio potremo togliere pure le mascherine. Pericolo superato?
“Il pericolo non è superato e va fatta sempre attenzione. Le varianti stanno dietro l’angolo e ogni virologo dice la sua. Ma non si capisce ancora bene se i vaccini che stanno facendo possono contrastarle oppure no”.
Elezioni amministrative di ottobre, in quali comuni si aspetta di vincere la Lega?
“E’ una domanda che va fatta a chi ha ruoli decisionali all’interno del partito. A chi decide le liste elettorali. Io non so cosa rispondere perché non sono stato coinvolto in nessuna scelta. E non essendo stato coinvolto, vuol dire che c’è gente più brava e del mio contributo non c’è bisogno. Spero solo che vada tutto bene, e lo spero soprattutto per il partito”.
Daniele Camilli




