Bruxelles – Continuano le polemiche all’interno dell’Unione europea corteo il premier ungherese Viktor Orban per via della contestata legge anti-Lgbt approvata recentemente dal parlamento di Budapest. “È vero che c’è una divisione tra est e ovest (nell’Ue, ndr)”, ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron alla conferenza stampa al termine dei lavori del Consiglio europeo.
Emmanuel Macron
“Se facciamo un’analisi chiara sulle società post-comuniste che hanno raggiunto l’Ue allora abbiamo la risposta. Non è un problema di Viktor Orban, è un problema più profondo, c’è un aumento dell’illiberalismo nelle società che si sono battute contro il comunismo e che oggi sono attirate da modelli politici che sono contrari ai nostri valori”, ha poi aggiunto il presidente francese.
Le dichiarazioni di Macron fanno seguito a un infuocato Consiglio europeo dove i leader dei paesi membri dell’Ue hanno discusso della legge ungherese anti-Lgbt che vieta la “promozione dell’omosessualità ai minori”. In molti hanno lanciato delle dure critiche a Viktor Orban. In particolare modo il primo ministro olandese Mark Rutte, che ai giornlisti ha detto: “Per me, l’Ungheria non ha più posto nell’Ue”.
Il premier italiano Mario Draghi seduto al tavolo del consiglio europeo ha aspettato invece che i toni del dibattito si placassero, prima di intervenire. Poi lo ha fatto, ricordando a Viktor Orban che l’articolo 2 del trattato della Ue è stato scritto per un motivo preciso. Perché l’Europa “ha una storia antica di oppressione dei diritti umani e per questo esiste l’articolo 2 del trattato, sottoscritto anche dall’Ungheria, è lo stesso che nomina la commissione guardiana del trattato stesso; spetta alla commissione stabilire se voi l’avete violato o meno”.
