- Viterbo News – Viterbo Notizie – Tusciaweb – Tuscia News – Newspaper online Viterbo – Quotidiano on line – Italia Notizie – Roma Notizie – Milano Notizie – Tuscia web - https://www.tusciaweb.eu -

Minacce di morte per un’auto difettosa venduta al boss Rebeshi, parla il commercialista

Condividi la notizia:

Il blitz del 28 novembre 2019 in cui è stato arrestato David Rebeshi (nel riquadro il fratello Ismail)

Il blitz in cui è stato catturato David Rebeshi (nel riquadro il boss Ismail)


Viterbo – (sil.co.) – Imprenditori ricattati dal boss mafioso per pagarsi le spese dei processi, sono sfilati in carcere ulteriori testimoni dell’accusa contro i fratelli Ismail e David Rebeshi, 38 e 32 anni. Ismail era ai vertici del sodalizio criminale italo-lbanese di mafia viterbese sgominato con il blitz della Dda del 25 gennaio 2019, per cui è stato condannato pochi giorni fa a 10 e 11 mesi di reclusione in appello con la conferma dell’aggravante dell’associazione a delinquere di stampo mafioso.

E’ il processo destinato a passare alla storia come “mafia viterbese bis” per estorsione con metodo mafioso in concorso cui i due fratelli, assistiti dallo storico difensore Roberto Afeltra, partecipano in diretta video, collegati dagli istituti di pena dove sono reclusi. Ismail è al 41 bis, mentre il fratello minore in regime di alta sorveglianza. Altri tre complici, anche loro di nazionalità albanese, sono stati già condannati a 9 anni e 4 mesi in primo grado con lo sconto di un terzo della pena dell’abbreviato.

I fatti risalgono a fine novembre 2019, quando Ismail, in carcere già da un anno, sarebbe stato il mandante di due interventi di “recupero crediti” affidate al fratello minore David, entrato in azione con tre connazionali. 

I Rebeshi, senior e iunior, saranno sentiti il prossimo 8 ottobre, mentre la sentenza dovrebbe arrivare prima di Natale. 


Roberto Afeltra

Il difensore dei Rebeshi senior e iunior, avvocato Roberto Afeltra


Ieri a Mammagialla nelle vesti di testimoni sono entrati, tra gli altri, la moglie del ristoratore 54enne viterbese minacciato di morte assieme alla sua famiglia nel suo locale di Tuscania (la cui denuncia ha consentito ai carabinieri di tendere una trappola e catturare i banditi) e il suo amico commercialista, un professionista residente in un centro dei Cimini.

Con l’intermediazione del ristoratore, il commercialista avrebbe venduto per 4mila euro una macchina difettata all’Auto Riga di Bagnaia di Rebeshi senior, il quale non l’avrebbe presa bene e avrebbe quindi rivoluto indietro i soldi. Dal commercialista o dal ristoratore che glielo aveva presentato, facendogli fare, secondo lui, un cattivo affare. Con le buone o con le cattive, secondo la prospettazione fatta alla presunta vittima, che si è costituita parte civile.

Il 9 luglio saranno sentiti altri testimoni dell’accusa, quindi il processo riprenderà in autunno, dopo la pausa estiva. 


Condividi la notizia: