Blera – Nel caldo dell’estate ormai in arrivo, m’incammino verso il ponte del Diavolo, nel fosso sottostante Blera.
Blera – Il ponte del Diavolo – Foto di Maurizio Di Giovancarlo
Subito incontro degli escursionisti che scrutano la mappa dei sentieri percorribili, fermi lì davanti a lambiccarsi il cervello. Quale percorso scegliere? Qui i cellulari non prendono, non ci si può affidare alla tecnologia per un consiglio. Vedendomi procedere sicuro per la mia strada, decidono di chiedere a me: “Scusi signore, lei che va così di corsa, è quello il sentiero giusto?” Gli rispondo che quello che sto per prendere è il sentiero che porta al ponte del Diavolo, e poi da lì si continua per altri bellissimi percorsi.
Il torrente Biedano – Foto di Maurizio Di Giovancarlo
Blera – L’ingresso del giardino della rupe – Foto di Maurizio Di Giovancarlo
Li lascio lì mentre mi incammino per la via delle Piagge di sopra, che mi porterà dritto al ponte del Diavolo. Il ponte, lì dal I sec avanti Cristo, permetteva alla via Clodia di attraversare il Biedano, piccolo torrente che dà il nome anche alle gole che si trovano poco distanti. La sua architettura è molto semplice ma resistente, a secco (quindi senza calce), e sostiene il ponte da millenni – è proprio per questa solidità millenaria che si può dire sia un’opera “del diavolo”.
Continuo il percorso immerso da natura e silenzio, ma accompagnato come sempre dal rumore dell’acqua che scorre, che sostenta, ora come allora, le comunità che a lei ricorrono. Arrivo sotto ad un costone di tufo dove intravedo un’apertura che sembra simile ad un finestrone. Salgo la scaletta in ferro e mi trovo dentro ad un monumentale colombario romano, uno dei più belli della zona archeologica di Blera.
Blera – Il giardino della rupe – Foto di Maurizio Di Giovancarlo
Il mio affascinante cammino sembra giunto al termine, ma una sorpresa è nascosta dietro l’angolo. Risalendo le Piagge di sopra mi accorgo di un costone di tufo colorato da mille fiori. Mi affaccio e noto una persona immersa nella lettura.
Blera – L’artista Jos – Foto di Maurizio Di Giovancarlo
Scusandomi di averne interrotto la pace, il signor Jos, questo il suo nome, con una cadenza germanica mi invita a vedere il suo buen retiro. Da anni progetta queste terrazze con fiori e piante ornamentali, dando un tocco di colore al tufo che sorregge l’abitato. È olandese, trapianto dal 2003 a Blera: ha mostrato gusto e inventiva realizzando il giardino della rupe, dal nome “Ecco fatto”, mettendolo a disposizione di tutti con ingresso libero nelle ore diurne.
Blera – Il colombario – Foto di Maurizio Di Giovancarlo
Jos è un simpatico “artista” che ha fatto della sua passione un angolo di pace e solarità, restituendo e riqualificando, a modo suo, un pezzetto del Borgo di Blera.
Maurizio Di Giovancarlo / Tuscia fotografia





