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“Rampa al Mitreo, l’intervento necessita di un adeguamento”

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Sutri – Riceviamo e pubblichiamo – Gentile direttore, un articolo sul suo giornale riferisce dell’ “annullamento di un progetto già approvato” da parte del comune di Sutri. La notizia, come esposta, non corrisponde alla realtà.


Sutri - Il Mitreo

Sutri – Il Mitreo


Va detto pure che la preoccupazione degli autori dell’articolo su una conseguente possibile perdita di un finanziamento riconosciuto per l’intervento, non è fondata.

Dagli atti è facile apprendere che l’intervento in discussione riguarda la sola realizzazione di una rampa prevista per l’accesso dei portatori di difficoltà motorie al Mitreo, nell’area archeologica di Sutri.

Durante una visita al cantiere, il sindaco Sgarbi aveva rimarcato come i lavori avviati ponessero in evidenza l’impatto che essi avrebbero potuto causare al sito monumentale.

Lo stesso sindaco mi dava quindi mandato di effettuare opportune verifiche e per tale motivo ho provveduto (a sei giorni dal conferimento dell’incarico temporaneo quale responsabile dei lavori pubblici, in queste ore dismesso) a emettere il 25 maggio una disposizione di servizio cautelativa, all’impresa e al direttore dei lavori, con la quale ho pertanto sospeso il lavoro specificamente oggetto di discussione, riguardante cioè la detta rampa e non certamente l’intero progetto oggetto del finanziamento.

Da una prima verifica è stato possibile accertare che l’opera prevista non rifletteva le prescrizioni normative sul superamento delle barriere architettoniche, situazione forse imputabile alla complessa orografia del sito.

In buona sostanza, l’intervento voluto dall’amministrazione proprio per garantire pari diritto a tutti di godere della ricchezze di un importante pezzo del patrimonio culturale della città, necessita di un adeguamento. In prima battuta sarebbe sembrato facile estendere la rampa fino a soddisfare il necessario limite massimo della sua pendenza imposto dalla normativa, cuore del problema. Tale soluzione avrebbe però comportato certamente l’indesiderato maggior impatto dell’intervento sul monumento.

Ovviamente di ciò l’amministrazione ha discusso con la soprintendenza, individuando una possibile composizione risolutiva che a breve verrà sottoposta al parere dell’organo di tutela.

La variante in elaborazione non determinerà certamente alcun aumento della spesa che comunque proprio riguardo all’opera in discussione si riferisce a una parte dell’intervento complessivo, la cui previsione di spesa resta contenuta in un valore pari a circa il venti per cento dell’intervento complessivo appaltato che intanto può sicuramente procedere, e che comprende l’impegnativa realizzazione di un sottopasso pedonale per l’accesso all’area archeologica che eviterà ai visitatori di attraversare pericolosamente la Cassia.

Riguardo alla sollevata questione relativa al ripristino della legalità violata sul territorio, devo dire che essa, così come in gran parte d’Italia, trae origine sin dalla legge del 1985 che offrì ai numerosi autori di violazioni edilizie realizzate sul territorio, in spregio alle norme esistenti, di aderire al condono.

Tuttavia, come in gran parte d’Italia, anche a Sutri restano ancora inevase da decenni varie centinaia di istanze non definite e significativo è stato lo sforzo recente dell’amministrazione che, oltre a potenziare le energie impegnate, ha incamerato da alcuni mesi la disponibilità (a costo zero per i cittadini) da parte di un’azienda privata che ha saputo cogliere nella volontà di ripristinare la legalità nel settore edilizio espressa dal comune, un proprio ritorno di immagine, decidendo di rispondere a un bando e così collaborando con essa, producendo la scansione e l’informatizzazione di tutte le pratiche di condono edilizio ancora giacenti e inevase, che potrà permettere una più rapida istruttoria e definizione delle istanze.

Mi viene di aggiungere che l’abusivismo edilizio (a Sutri un po’ meno che altrove), resta una malattia cronica della quale ancora si attende un’auspicabile “immunità di gregge” ed è perciò importante che la pubblica amministrazione faccia sentire anche in tal direzione la propria presenza.

E’ anche fuori di dubbio che al comune compete fornire ai cittadini regole certe e soprattutto attuali, nelle quali essi possano leggere con chiarezza la certezza del diritto. Gli stessi autori dell’articolo sanno dell’impegno del Comune in tal senso e bene fanno a vigilare, come già fanno, e a collaborare attivamente.

La certezza del diritto mediante regole nuove, ma anche, intanto, mediante la corretta lettura e applicazione di quelle correnti, associata al doveroso ripristino della legalità, rappresentano l’ulteriore impegno e il più intangibile contributo che quanti oggi lavorano “al palazzo” intendono consegnare alla città, sicuramente senza distinguere tra maggioranze e opposizioni, tutte ispirate al solo comune interesse collettivo, e dalle quali i pubblici funzionari attendono il più fattivo sostegno nel loro complesso lavoro quotidiano.

Luigi De Falco
Responsabile Area urbanistica del Comune di Sutri


 – “Rampa al Mitreo, perché l’amministrazione ha annullato un progetto già approvato e in parte già realizzato?”


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