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“Rems, apprezzabile quanto dichiarato dalla ministra Cartabia”

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Roma - sit-in della Fns Cisl

Roma – sit-in della Fns Cisl

Roma – Riceviamo e pubblichiamo – Solo l’altro ieri-24 giugno, avevamo richiamato durante il sit-in organizzato dalla Fns Cisl con 4 presidi (Roma-Frosinone-Viterbo-Latina) l’attenzione su varie problematiche inerenti il personale del corpo di polizia penitenziaria per evidenziare numerosi problemi legati alla carenza, mancano almeno 600 unità di polizia penitenziaria, oltre alla difficile distribuzione del personale nelle strutture penitenziarie.

Evidenziando il problema dei Rems, ovvero le residenze di esecuzione delle misure di sicurezza sorte a seguito del superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari dove però ancora alcune competenze sugli internati, ovvero i detenuti con difficoltà psichiatriche, vengono svolte da parte dell’amministrazione penitenziaria, perennemente sotto organico e in assenza di misure di sicurezza tali da evitare aggressioni che sono invece all’ordine del giorno, chiedendo alla politica ed alla regione Lazio l’implementazione dei posti nelle Rems.

La Fns Cisl Lazio apprezza quanto affermato ieri dalla ministra Cartabia, fonte sito ministero giustizia, che nella conferenza nazionale per la salute mentale, che si riporta testualmente, ha affermato che “nelle carceri, servono più medici e soprattutto servono più specializzati nella cura della mente, oltre che delle ferite del corpo”.

E ha poi aggiunto che “il problema della salute mentale in carcere richiede interventi a vari livelli: ci sono i malati che devono essere seguiti nelle cosiddette Rems, le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, e ci sono i detenuti con disturbi tali da non richiedere il ricovero, ma ugualmente col diritto di ricevere l’assistenza necessaria, di nuovo: per il bene del singolo e di tutta la comunità carceraria.”

“La domanda di ricovero nelle Rems – ha sottolineato la ministra – è ben più alta della capacità di accoglienza. Le Rems sono 30 sul territorio nazionale, per 709 posti complessivi. Ma ci sono molte persone in lista di attesa, in attesa di essere ricoverate. E soprattutto oggi abbiamo un problema urgentissimo e assai grave che è stato portato anche all’attenzione della corte europea dei diritti dell’uomo: 71 persone che si trovano in carcere mentre dovrebbero essere ricoverate nelle Rems. Stiamo prendendo provvedimenti urgentissimi perché questa situazione è semplicemente inaccettabile e richiede un intervento indifferibile”.

 “La realtà – ha concluso la ministra – mostra che il bisogno di cura mentale in ambiente protetto (anche per ragioni di sicurezza) è di gran lunga superiore alle capacità di accoglienza, con la conseguenza che nei nostri penitenziari ci sono persone che lì non dovrebbero starci”.

La Fns Cisl Lazio auspica che possa avvenire in tempi stretti, al fine di migliorare le condizioni sia dei detenuti che del personale tutto che espleta servizio negli istituti penitenziari, quanto deciso di recente dalla Consulta, seguito ricorso da parte di un giudice del tribunale di Tivoli che aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale della normativa sulle Rems che affida esclusivamente ai sistemi sanitari regionali la competenza in questa materia, che ha stabilito che la normativa in vigore dovrà coinvolgere anche il ministero della Giustizia, poiché sino ad oggi era esclusa.

Massimo Costantino
Segretario generale Cisl Fns Lazi 


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