Reggio Emilia – Tradita dalla madre. Da un sms che la donna avrebbe inviato alla figlia Saman Abbas, ospite di una comunità protetta dopo aver denunciato i genitori per sottrarsi a un matrimonio combinato . “Torna a casa, faremo come dici tu”. Queste le parole che, stando a quanto riferisce la Gazzetta di Reggio, Nazia Shaheen avrebbe scritto alla figlia nel dicembre scorso.
Saman Abbas
Non un appello di una madre disperata, ma secondo la procura un’esca lanciata per attirare Saman, 18 anni pachistana, in una trappola mortale. L’sms avrebbe infatti tratto in inganno la diciottenne, scomparsa da oltre un mese da Novellara, in provincia di Reggio Emilia e che si presume sia stata uccisa dalla famiglia. Sarebbe tornata a casa settimane dopo e poi il buio.
Della ragazza non si hanno più notizie dallo scorso 30 aprile, quando è stata ripresa da alcune telecamere di sorveglianza mentre usciva di casa con i genitori e non sarebbe più rientrata.
Per il suo presunto omicidio sono indagati i genitori della ragazza – entrambi latitanti, si troverebbero in Pakistan – per omicidio premeditato in concorso insieme allo zio Danish Hasnain, ritenuto l’esecutore materiale del delitto, e ai cugini Nomanulhaq (latitante, si presume in Europa, con lo zio) e Ikram Ijaz, ora in carcere a Reggio Emilia, unico arrestato dopo essere stato fermato in Francia il 28 maggio scorso mentre tentava di raggiungere la Spagna.
La fuga dei genitori all’aeroporto di Malpensa