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Disastro ambientale, 21 arresti per la pesca illegale di datteri

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Torre Annunziata – Disastro ambientale, ricettazione, associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di reati concernenti la pesca illegale dei datteri di mare. Con queste accuse, nella mattinata di oggi la guardia costiera su richiesta del gip del tribunale di Torre Annunziata ha arrestato 18 persone – 7 in carcere e 11 ai domiciliari – e disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altre 3 – di cui una risulta al momento ricercata. 


Torre Annunziata - Pesca illegale di datteri e disastro ambientale, 18 arresti

Torre Annunziata – Pesca illegale di datteri e disastro ambientale, 18 arresti


“La guardia costiera – si legge nella nota -, ha proceduto altresì al sequestro di 5 box/garage destinati al deposito e allo stoccaggio dei datteri di mare, 8 autovetture, 4 motocicli, 19 mute subacquee, 25 bombole per l’immersione subacquea, 16 retini da pesca, 6 paia di pinne da sub, altre 35 attrezzature subacquee varie (martelli e pinze estrattrici per la raccolta del dattero di mare), 40 telefoni cellulari, 15 sim card, la somma di denaro di oltre 18.000 euro in contanti, 2 pc portatili, 1 tablet, nella titolarità/disponibilità dei suddetti indagati”.

I reati per cui si procede, oltre a quelli per i quali sono state emesse le misure cautelari personali, sono quelli di danneggiamento aggravato, distruzione di un habitat all’interno di un sito protetto, distruzione di bellezze naturali e commercio di sostanze alimentari nocive.


Torre Annunziata - Pesca illegale di datteri e disastro ambientale, 18 arresti

Torre Annunziata – Pesca illegale di datteri e disastro ambientale, 18 arresti


Le indagini, condotte dalla guardia costiera, anche mediante intercettazioni e interventi in mare, e coordinate dalla procura della repubblica di Torre Annunziata, hanno consentito di accertare l’esistenza di una vera e propria stabile organizzazione criminale, della quale facevano parte i 21 soggetti destinatari delle misure coercitive, operante dal luglio 2016 nei comuni di Castellammare di Stabia, Vico Equense, Piano di Sorrento, Meta di Sorrento, Sorrento, Massa Lubrense, dedita in maniera professionale e sistematica, con ripartizione di compiti e di ruoli e predisposizione di mezzi e di persone, alla raccolta e alla messa in commercio illegali sia dei datteri di mare (lithophaga – lithophaga), la raccolta, la detenzione, la vendita e il consumo dei quali sono vietati sin dal 1998, che delle vongole veraci di Rovigliano (venerupis decussata), contaminate batteriologicamente e chimicamente e quindi pericolose per la salute dei consumatori, in quanto raccolte in uno specchio di mare prospiciente la foce del fiume Sarno, catalogato come zona proibita a causa della presenza di sostanze altamente inquinanti tra cui idrocarburi e metalli pesanti, nella quale è vietata la raccolta e l’allevamento dei molluschi bivalvi” prosegue la nota.

Il reato di associazione per delinquere, finalizzato alla commissione del reato di disastro ambientale, di danneggiamento aggravato, ricettazione e messa in commercio di prodotti pericolosi per la salute umana, è contestato con condotta attualmente perdurante e come aggravato dall’aggravante ambientale.


Torre Annunziata - Pesca illegale di datteri e disastro ambientale, 18 arresti

Torre Annunziata – Pesca illegale di datteri e disastro ambientale, 18 arresti


“Le indagini espletate hanno consentito di accertare e documentare, altresì, il disastro ambientale, cagionato, dal luglio 2016 al novembre 2020, dall’azione degli attuali indagati mediante la sistematica distruzione di rocce e scogli da cui estrarre i datteri di mare, frantumando meccanicamente, con martelli a doppia punta, le formazioni calcaree in cui sono alloggiati i datteri di mare nei seguenti tratti costieri della Penisola Sorrentina, per un tratto costiero complessivo di 6.630 metri lineari: Capo di Sorrento – Bagni Regina Tonnarella, Banco di Santa Croce, località Alimuri ex “mostro” Meta di Sorrento, Punta Scutolo – Vico Equense, Punta Campanella – Località Fossa Papa Massa Lubrense, Località La Solara – Sorrento, Località Le Mortelle  – Punta Montalto Massa Lubrense, Scoglio Isca – Massa Lubrense, Scoglio Penna – Massa Lubrense, Marina di Puolo Sorrento – Massa Lubrense, Punta Sant’Elia – Massa Lubrense, Scoglio Vervece – Massa Lubrense”.

In totale a conclusione di tre anni di indagini sono 113 gli indagati; 245 i capi di imputazione; oltre 2 tonnellate e mezzo (2.508,9 kg.) di datteri sequestrati nel corso delle indagini; oltre 675 kg. di vongole veraci di Rovigliano sequestrate nel corso delle indagini; oltre 6 chilometri costa (6.630 metri lineari) devastati dall’azione dei datterari per un giro d’affari stimato in oltre 100mila euro al mese. 


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