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La mamma di Sestina Arcuri: “Ammazzata una seconda volta”

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Andrea Landolfi lascia Regina Coeli con l'avvocato Serena Gasperini

Andrea Landolfi lascia Regina Coeli con l’avvocato Serena Gasperini


Ronciglione – Ieri il primo giorno di libertà dopo l’assoluzione dall’accusa di omicidio volontario e omissione di soccorso per Andrea Landolfi.

“Qui all’aperto si respira un’aria diversa”, ha detto lasciando attorno alla mezzanotte di lunedì il carcere di Regina Coeli, il pugile e operatore sociosanitario 32enne romano.

Tre ore prima era stato assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, dall’accusa di avere provocato la morte della fidanzata Maria Sestina Arcuri facendole fare un volo di tre metri dalla balaustra delle scale della casa di Ronciglione della nonna, la notte tra il 3 il 4 febbraio 2019.

Con lui c’erano i difensori Daniele Fabrizi e Serena Gasperini, fuori ad attenderlo tutti i familiari rientrati da Viterbo nella capitale dopo la sentenza della corte d’assise presieduta dal giudice Eugenio Turco, Roberto Colonnello a latere. In prima fila nonna Mirella Iezzi, 82 anni, per avere procurato lesioni alla quale è stato condannato a 4 anni. 

“Era frastornato, guardava il cielo in continuazione e respirava a pieni polmoni per sentire gli odori, dicendo che all’aperto l’aria era diversa”, dice l’avvocato Gasperini. Landolfi ha quindi cenato per la prima volta a casa, mangiando una bistecca, dopo un anno e dieci mesi di detenzione. Con qualche problema, sembra, a orientarsi in un ambiente che non fosse una cella, nonostante la familiarità delle mura domestiche.

Le ultime dieci ore e mezza da detenuto, in attesa della sentenza arrivata alle 20,10 dell’altro ieri, le ha trascorse in una delle celle riservate ai ristretti del piano seminterrato del tribunale di Viterbo, in compagnia di tre agenti della penitenziaria di Regina Coeli e di un collega del corpo di polizia del carcere di Mammagialla. 


Caterina Acciardi e Vincenzo Luccisano

La mamma di Sestina, Caterina Acciardi,con l’avvocato di parte civile Vincenzo Luccisano


Social e trasmissioni televisive, nel frattempo, sono tornati a occuparsi del caso.

Sulla pagina Facebook di Chi l’ha visto? le prime dichiarazioni della mamma di Sestina. “Ammazzata una seconda volta, aspettiamo le motivazioni e confidiamo nell’appello, per noi non è finita qui”, commenta Caterina Acciardi, che subito dopo la lettura del dispositivo, mentre esplodeva la gioia dei parenti di Landolfi, si è allontanata col marito e i due fratelli di Sestina.

Roberta Landolfi, la mamma dell’imputato, aveva commentato a caldo: “Male non fare, paura non avere, come dice mio figlio. Giustizia è stata fatta”. 

Via subito dall’aula, senza le strette di mano di rito, anche l’avvocato di parte civile Vincenzo Luccisano e il pm Franco Pacifici, che potrà fare appello contro la sentenza di primo grado fra tre mesi, il tempo che si è presa la corte d’assise per le motivazioni, cui seguiranno altri 45 giorni per presentare ricorso. 


Tribunale – I familiari di Landolfi coi difensori, lunedì sera dopo la sentenza

Tribunale – I familiari di Landolfi coi difensori, lunedì sera dopo la sentenza


“Questi sorrisi arrivano dopo anni di lotta, tensione e lacrime, sono liberatori”, scrive sul suo profilo Facebook l’avvocato Serena Gasperini pubblicando una foto scattata al Riello subito dopo l’assoluzione.

“Non vogliono certo oscurare il dolore per la morte di Sestina – torna a ribadire – ma solamente far capire che la giustizia è dimostrare la verità, perché i processi servono a trovare il colpevole di un reato e non un colpevole. La verità va ricercata sempre e non bisogna accontentarsi di una storia per provare meno dolore. La sofferenza altrui non allevia la tua”.


La criminolga Roberta Bruzzone, consulente della difesa di Landolfi

La criminolga Roberta Bruzzone, consulente della difesa di Landolfi


“Il lavoro della nostra squadra è stato coraggioso, scientificamente solidissimo, implacabile”, commenta invece la criminologa Roberta Bruzzone, che il pm Pacifici ha appellato in due occasione come “l’opinionista televisiva”, in sede di contro esame e poi durante la discussione.

“Per essere chiari – sottolinea – nel pieno rispetto del dolore della famiglia di Sestina, certo che oggi brindo visto che un innocente torna a casa. Mi dispiace per la famiglia di Sestina ma non si è trattato di un delitto. È stato un tragico incidente. Spero qualcuno li aiuti a capire che la verità è ben diversa da quanto ha sostenuto l’accusa”.  

“La sentenza parla chiaro, il fatto non sussiste, ossia non si è trattato di un delitto, e per dimostrarlo abbiamo lavorato duramente”, conclude Bruzzone. 

Silvana Cortignani


 Articoli: Non fu femminicidio, un boato e tutti a Regina Coeli per la liberazione di Landolfi – Landolfi assolto dall’accusa di omicidio e rimesso in libertà di Silvana Cortignani

Multimedia: Fotocronaca: Il giorno della sentenza – Video: Processo Landolfi, il giorno della sentenza –  La lettura della sentenza



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