Perugia – Luca Palamara rinviato a giudizio per corruzione.
Luca Palamara
L’ex consigliere del Consiglio superiore della magistratura è stato rinviato a giudizio dal gup di Perugia per corruzione per i suoi presunti rapporti con l’imprenditore Fabrizio Centofanti. Per quest’ultimo, il gup ha invece accolto la richiesta di patteggiamento a un anno e sei mesi di reclusione.
Il giudice ha invece assolto l’ex procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio dall’accusa di rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio nell’ambito di uno dei filoni d’inchiesta che coinvolgono Luca Palamara. Il processo a suo carico si è svolto con il rito abbreviato.
Oltre a Palamara, il gup ha rinviato a giudizio per concorso in corruzione per un atto d’ufficio anche Adele Attisani, considerata dall’accusa “istigatrice” delle presunte condotte illecite di Palamara. Il processo a lei e all’ex magistrato comincerà il 15 novembre prossimo davanti al primo collegio del tribunale di Perugia.
L’ex magistrato è accusato di aver percepito presunte utilità, per sé e per la Attisani, per “l’esercizio delle sue funzioni e poteri”. In particolare, emerge dal capo d’imputazione, consentendo a Centofanti di “partecipare a incontri pubblici e riservati cui presenziavano magistrati, consiglieri del Csm e altri personaggi pubblici con ruoli istituzionali nei quali si pianificavano nomine e incarichi direttivi”. “Permettendo in tal modo a Centofanti – sempre secondo l’accusa – di accrescere il suo ruolo di ‘lobbista’”.
Le presunte utilità, come il pagamento di viaggi, soggiorni, cene e lavori vari, in base alla ricostruzione della procura di Perugia, sarebbero state date a Palamara anche per “la disponibilità di accogliere richieste di Centofanti finalizzate a influenzare o determinare anche tramite i rapporti con altri consiglieri del Csm o di altri colleghi, le nomine e gli incarichi da parte del Consiglio medesimo e le decisioni della sezione disciplinare del predetto organo”.
