Funivia precipitata a Stresa – Vigili del fuoco al lavoro sul luogo della tragedia
Verbania – Si allarga l’inchiesta sulla strage della funivia del Mottarone in cui sono morte 14 persone.
Oltre al gestore dell’impianto Luigi Nerini, al direttore d’esercizio Enrico Perocchio e al capo servizio Gabriele Tadini si sono aggiunti altri undici indagati, tra cui due società, Ferrovie del Mottarone e Leitner: quest’ultima si occupava della manutenzione dell’impianto. A riferirlo è l’Ansa.
Tra i reati contestati, anche quello di attentato alla sicurezza dei trasporti nella richiesta di incidente probatorio notificata agli indagati, firmata dal procuratore di Verbania Olimpia Bossi e dal pm Laura Carrera. Gli altri reati, già noti nelle indagini, sono la rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, aggravata dal disastro, e un reato di falso contestato al solo Tadini, caposervizio unico rimasto ai domiciliari.
La cabina su cui viaggiavano 15 persone si è staccata, precipitando al suolo, a causa del cedimento della fune traente lo scorso 23 maggio. Nello schianto hanno perso la vita 14 dei passeggeri. L’unico sopravvissuto è un bambino di 5 anni, Eitan Biran.
Amit Biran, Tal Peleg e i due figli