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Tornano da Malta gli studenti positivi, pronto un cordone sanitario fino a Viterbo

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Biocontenimento – Nel riquadro: Il presidente della Croce rossa Marco Sbocchia


Viterbo – (r.s.) – Sarebbe dovuta essere una vacanza studio a Malta. Si è trasformata in un incubo Covid. Ma ora sta per finire. Tornano a casa i quattro studenti viterbesi rimasti bloccati, insieme ad altri 157 giovani connazionali, sull’arcipelago dopo essere risultati positivi. Un’odissea durata due settimane.

“Ai ragazzi – fa sapere Giulia Rapino, madre di Alessandro – è stato detto che rientreranno oggi in Italia. Il volo partirà alle 18 da Malta poi, una volta a Roma, potrebbero essere trasportati in un Covid hotel nella capitale”. Questa è l’opzione principale. Gli ultimi dettagli del rimpatrio sono stati definiti nella tarda serata di ieri.

Qualora gli studenti dovessero invece far ritorno nella Tuscia, oltre ad essere presi in carico dalla Asl di Viterbo e dai loro medici di famiglia, troveranno a Fiumicino i volontari del comitato provinciale della Croce rossa italiana con un cordone sanitario. “Siamo pronti – afferma il presidente Marco Sbocchia – per questo trasferimento protetto, in massima sicurezza. Ma siamo in attesa degli ultimi sviluppi. L’obiettivo del biocontenimento è trasportare i ragazzi dall’aeroporto al loro domicilio senza farli entrare in contatto con i genitori, che poi potrebbero sviluppare il virus a loro volta”.

O a casa o in un Covid hotel, per Giulia Rapino l’importate è che il figlio e i compagni siano in Italia. “Non vedo l’ora – dice con la voce squillante -, sono così contenta. Anche se non è finita qui. Alessandro non sta ancora bene, ha il vomito da ormai nove giorni, ma averlo a casa o in un albergo con personale sanitario è tutta un’altra cosa. A Malta sono stati supportati, a titolo volontario, solo da una ragazza dell’agenzia che ha organizzato la vacanza”.

Proprio ieri Alessandro ha compiuto 17 anni. È stato un compleanno sul doppio binario: da una parte la gioia del rimpatrio, dall’altra i sintomi del Covid che si fanno ancora sentire. “Mercoledì – riporta la madre -, dopo il ricovero in ospedale e la flebo, è stato meglio. Ieri, invece, si è sentito di nuovo poco bene”.

Il charter, gratuito perché a spese del governo maltese, dovrebbe decollare dalla Valletta e atterrare a Fiumicino. Una volta a Roma, gli studenti saranno sottoposti al tampone per verificare se alcuni di loro si siano già negativizzati.


Articoli: Studenti viterbesi positivi bloccati a Malta, si spera nel rimpatrio venerdì – Giulia Rapino: “Mio figlio bloccato a Malta e ricoverato con il Covid”


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