Sant’Angelo di Roccalvecce – Riceviamo e pubblichiamo – Gentilissimo assessore Barbieri, per iniziare mi presento, il mio nome è Simona Selvetti, risiedo a Viterbo ma il mio cuore appartiene al paese dove sono nata e cresciuta, Sant’Angelo l’attuale Paese delle fiabe.
Sant’Angelo di Roccalvecce – La proposta di murale dedicato alla fiaba dei tre porcellini
Non faccio parte dell’associazione Aacas, che ha partorito il progetto, ma da sempre la sostengo attivamente perché quei due ragazzi, Gianluca e Alessandro Chiovelli, da soli, sono riusciti a realizzare l’inimmaginabile e hanno dimostrato a tutti noi, paesani e non, che se si è mossi dall’amore per le proprie origini, senza secondi fini, tutto si può fare.
Mi permetto di scriverle pubblicamente in quanto, la sua risposta al post del presidente dell’associazione Gianluca Chiovelli, è un vano tentativo di giustificare un atteggiamento che di giustificazioni non ne ha.
Lei conclude la sua replica dicendo:” Tutto regolare non dobbiamo dare spiegazioni a nessuno”, al di là del fatto che non state spendendo soldi vostri, ma della comunità e quindi spiegazioni le dovete dare e come, ma sorvoliamo, avrete sicuramente agito rispettando le regole, le conoscete, è il vostro lavoro e da questo punto di vista vi sarete sicuramente messi in salvaguardia, ma moralmente potete dire altrettanto?
Il vostro agire è stato tutt’altro che corretto e quindi dovevate aspettarvi una reazione. Sicuramente le importerà poco o niente, ma le posso dire come avrei fatto io che non sono nessuno.
Avrei convocato l’associazione Acas negli uffici comunali e l’avrei resa partecipe della volontà di investire una qualsiasi cifra nel paese che grazie ad Acas è risorto, dimostrando a questa piccola associazione il rispetto che merita.
Possibile che a nessuno di voi sia balenato per la testa un comportamento così ovvio, naturale e corretto?
Lei continua la sua intervista dicendo: “Mi dispiace che i soldi li volessero loro e invece li abbiamo dati a Marco Cannavò”.
Mi perdoni signor Barbieri ma lei veramente non ha capito niente! L’associazione Acas, non è mai stata alla ricerca di un riscontro economico e forse è proprio questo che vi risulta incomprensibile.
Più volte è stato chiesto aiuto al comune di Viterbo, anche per delle semplici autorizzazioni e tutte le volte, puntualmente, le risposte non sono arrivate e se sono arrivate erano negative.
Da lei saranno venuti una volta sola, ma le garantisco che le richieste di aiuto, sono state molteplici, anche io mi sono trovata a un appuntamento con il sindaco Arena e i membri di Acas e anche in quell’occasione ciò che ho potuto riscontrare è stato esclusivamente un atteggiamento indisponente ed una lunghissima serie di no e vedremo.
Solo la consigliera Chiara Frontoni si è dimostrata aperta alle proposte dell’associazione, ha partecipato attivamente alla realizzazione di due murales e con la lungimiranza che voi non avete avuto, nei limiti delle sue possibilità, è venuta incontro alle necessità di questa nuova e minuscola entità ignorata da voi tutti.
Si meraviglia che Acas si sia legata a lei? Ed al di là di questo cosa sta dicendo che se un cittadino non le dà il proprio voto lei boicotta o ignora ogni iniziativa dello stesso seppure palesemente costruttiva positiva e vincente per il territorio che lei stesso amministra?
Cito ancora le sue parole: “L’associazione non può pretendere di sostituirsi alla pubblica amministrazione, potevano fare anche loro una proposta che non hanno mai fatto, non hanno preso l’appalto”.
Nessuno vuole sostituirsi alla pubblica amministrazione ci mancherebbe altro, ma mi illumini, come si può partecipare a un appalto del quale non si è a conoscenza? Come è possibile fare una proposta se nessuno ha mai avvisato Acas? Se questo lei lo chiama un atteggiamento corretto trasparente e rispettoso allora sono io che non ho capito niente.
Basta raccontare barzellette, perché a mio avviso, verità omesse o mezze verità, questo sono, barzellette!
Lei continua dicendo: “Chiovelli critica il contributo del comune a Orvieto, ma risulta essere residente a Roma, in pratica il bue che dice cornuto all’asino”.
Ancora una volta non ha colto (o le fa comodo non cogliere) il senso della critica, il presidente di Acas, non critica il contributo del comune ad Orvieto ma con tutte le ragioni di questo mondo, critica il fatto che non abbiate nemmeno preso in considerazione la possibilità di consultarvi con Acas che, ripeto, è la madre di questo progetto per il quale ha speso tempo, fatica, investito sentimenti e speranze. Forse non è il bue che dice cornuto all’asino, è l’asino che si incarta da solo!
Giusto per darle un’idea, ogni sabato e ogni domenica, da tre anni a questa parte il signor Gianluca Chiovelli e il cugino Alessandro Chiovelli, rispondono a centinaia di telefonate sui loro numeri privati, di turisti che chiedono informazioni.
Quanti si sarebbero presi un impegno del genere? Gianluca e Alessandro lo fanno e se si sta chiedendo in cambio di cosa le rispondo immediatamente, di nulla, gli basta vedere tornare a vivere le vie del loro paese, è questo il loro unico compenso.
Questi due ragazzi dal novembre del 2017 ad oggi hanno messo da parte impegni lavorativi, impegni personali, hanno investito energie fisiche e mentali, si sono spesi, anima e corpo, per realizzare un sogno che sta tornando utile a tutti, in primis a voi che senza fare nulla come comune di Viterbo vi siete ritrovati un circuito turistico di tutto rispetto.
Dunque le chiedo, con la consapevolezza dei meriti che hanno, non pensa che i fondatori di questo progetto meritino un po’ più di considerazione?
Arthur Schopenhauer diceva: “Chi ha meriti, riconosce anche i meriti altrui, s’intende quelli genuini e reali. Ma colui a cui manchi ogni pregio e merito desidera che non ce ne siano affatto.
Cordiali saluti.
Simona Selvetti
Gianluca Chiovelli: “L’assessore Barbieri è entrato in un campo pieno di mine e ne ha pestate parecchie…” – Barbieri: “I tre porcellini? Liberi di scegliere a chi dare 10mila euro per il murale” – “Una porcata dare 10mila euro ‘fuori regione’ per il murale dei tre porcellini”