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 Paolo Bianchini  Fabrizio Bianchini |
Playa del Carmen – “Fabrizio ha bisogno di una tracheotomia, ma da 5 giorni non c’è verso di farla”. Continua l’odissea di Paolo Bianchini, in Messico ormai da diversi giorni per stare accanto al fratello che è ricoverato per il Covid.
Con lui c’è il padre e insieme stanno combattendo la battaglia contro il virus che ha colpito “Bizio”.
A complicare le cose anche l’uragano Grace a cui sono stati costretti ad assistere e che ha fatto sì che le sale operatorie dell’ospedale di Playa del Carmen fossero a disposizione dello stato di emergenza, prolungando i tempi per la tracheotomia e quindi del risveglio di Fabrizio che sta, comunque, migliorando.
“Stiamo vivendo una situazione assurda – dice Bianchini- . È una settimana che Fabrizio è guarito vedendo le analisi. Ha i polmoni puliti. Il punto è che è stato troppo tempo intubato e non riesce a respirare da solo, avendo i muscoli debilitati. Ha bisogno di fare una tracheotomia per aiutarlo nella respirazione e per togliere la sedazione ed estubarlo, ma da 5 giorni non c’è verso di farla. Sta diventando ridicolo dover aspettare una settimana per un intervento di venti minuti. Ripeto, non lamentiamoci della sanità pubblica italiana che qui siamo al terzo mondo in confronto”.
Sono ore difficili. “Questa mattina, visto che ieri, essendo domenica in ospedale sono spariti tutti, penso che alla direzione sanitaria sentiranno le urla di un viterbese incazzato nero”.