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“Il malcontento è forte ma faranno di tutto per non mollare le poltrone”

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Chiara Frontini

Chiara Frontini

Viterbo – “Il malcontento è forte in città, ma faranno di tutto per non mollare le poltrone”. La crisi in comune dopo l’azzeramento della giunta Arena vista da Chiara Frontini (Viterbo 2020). Nulla di buono per Viterbo e nulla di buono ne verrà. Il copione, secondo la consigliera d’opposizione è già scritto.

“Purtroppo non è niente di diverso da quanto ci aspettavamo fin dal giorno della presentazione delle liste e dei candidati – spiega Frontini – il sistema della coalizione di partiti incollata per vincere ma non per governare è alla base del fallimento, tanto di quest’esperienza amministrativa quanto di quelle precedenti.

Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Fondazione con l’amministrazione Arena in questi cinque anni. Pd, Rossi-Barelli e centro sinistra nei cinque hanno precedenti”.

Responsabilità per la situazione in cui ci troviamo, equamente distribuite fra centrodestra e sindaco Arena. Con ragioni diverse. “Non parliamo di Arena. I partiti sapevano che con lui avrebbero potuto fare i loro comodi e lo hanno scelto apposta. Che Arena non avesse polso era noto fin dall’annuncio della sua candidatura, ma anche se alla guida ci fosse il miglior fuoriclasse della città, ammesso che esista, non credo che metterebbe la faccia in questo contesto.

Se non cambia il metodo dell’accozzaglia di partiti diversi con interessi e priorità diverse, messi insieme solo per far numero ma senza un progetto comune di città e le capacità per realizzarlo, sarà sempre un fallimento”.

Pd, Forza Civica e M5s hanno chiesto una seduta di consiglio straordinario, perché si discuta della situazione in quella che è ritenuta la sede opportuna. Tra i firmatari, però, Viterbo 2020 non c’è.

“Entrare a gamba tesa nella loro crisi – spiega Frontini – può solo che ottenere il risultato di ricompattarli. Non mi stupisce che una parte d’opposizione intenda giocare questa carta. La maggior parte degli attuali consiglieri d’opposizione hanno votato Arena al ballottaggio e hanno un accordo con Forza Italia al governo della provincia. Mantenere in vita Arena a loro conviene, meno alla città”.

La crisi è appena iniziata, ma avrà una fine. Lieta, ma solo per i partiti che l’hanno generata. Andranno avanti.

“Questa coalizione rappresenta un sistema di gestione del potere ormai stantio. Sanno d’essere arrivati al capolinea con i cittadini, con gli imprenditori soprattutto, con le tante persone a cui hanno promesso e poi disatteso. Ovviamente, questo sistema tende all’autoconservazione, faranno di tutto per non mollare la poltrona.

Certo, il malcontento è molto forte e questo potrebbe aprire riflessioni. Comunque vada e soprattutto se dovessero finire i 5 anni, chiunque avrà l’onore di guidare la città dopo di loro, troverà un disastro di dimensioni epiche, neanche le sette piaghe d’Egitto, e non c’entra nulla la pandemia”.

Giuseppe Ferlicca


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