Valentano – Morte, violenze sessuali e illegalità al rave party della Tuscia.
Valentano – Il rave del lago di Mezzano
A una settimana dall’inizio del rave party clandestino sul lago di Mezzano il bilancio non è per niente buono. E la cosa che ha fatto parlare di più e che, in particolare, ha fatto indignare il sindaco di Valentano, Stefano Bigiotti, è stato l’immobilismo del ministro Lamorgese.
“Sul rave party Lamorgese non ha fatto nulla, mi appello direttamente a Draghi. Lo Stato sta facendo una figura pessima” ha dichiarato ieri dopo una settimana in cui il raduno non ha dato cenno di voler cessare.
Stefano Bigiotti, sindaco di Valentano
Un primo morto accertato ufficialmente – Gianluca Santiago, 24 anni, trovato senza vita a sette metri di profondità nelle acque del lago di Mezzano -, un secondo morto presunto di cui aveva parlato ieri il quotidiano il Tirreno, due violenze sessuali, due ragazzi ricoverati in coma etilico (di cui uno positivo al Covid) e due ragazze ricoverate per abuso di droghe.
Rave party a Valentano – Ragazzo morto nel lago di Mezzano
Una delle due giovani che hanno denunciato la violenza sessuale sarebbe stata chiusa in un camper per giorni, maltrattata, palpeggiata nelle parti intime e insultata.
Questi sono soltanto alcuni degli episodi accaduti trapelati nei giorni scorsi ma sarà difficile riuscire ad individuarli e a contarli tutti.
In più dovrà essere chiarito se ci sono stati danni e di quale entità, visto che molti dei terreni occupati sono di privati e la zona, in generale, è di interesse archeologico.
“Non sappiamo che altro debba accadere – ha dichiarato ieri Stefano Bigiotti -. Non so cos’altro vogliamo aspettare”.
Rave party a Valentano – Ragazzo morto nel lago di Mezzano
La notizia ha avuto eco nazionale e internazionale e il mondo della politica è intervenuto sulla questione. Tra loro anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Ieri un migliaio di persone hanno incominciato a lasciare il rave party, ma la cifra dei partecipanti che si trovano ancora lì è molto alta e difficile da gestire. “Approfittando della riduzione del numero dei partecipanti – ha detto ieri il senatore della Lega, Umberto Fusco – riteniamo sia ora il momento di costringere ad abbandonare la zona anche a chi vorrebbe proseguire con questa festa di droga e morte e lasciare l’area solo nei prossimi giorni”.
Giancarlo Sant’Elia
Ma per il questore Giancarlo Sant’Elia, come dichiarato ieri a Repubblica, lo sgombero non è possibile. “Ci sono migliaia di partecipanti sparpagliati su un’estensione di 30 ettari e il contesto operativo è quello che è – ha detto -. Abbiamo aperto una trattativa per chiudere questa storia nel modo più indolore possibile e su questo punto abbiamo l’appoggio del prefetto e del Viminale”.
Non è delle stessa opinione Giulio Marini (Forza Italia) che ha chiesto l’intervento dell’esercito: “Mentre chiediamo agli esercenti di controllare i green pass, mentre teniamo chiuse le discoteche, per motivi precauzionali rispetto alla pandemia, non possiamo in alcun modo permettere che migliaia di persone si ammassino l’una sull’altra, senza mascherine e senza alcun controllo, peraltro non autorizzate, all’interno di una proprietà privata. Sgombriamoli subito, se serve anche con l’esercito”.
Alessio D’Amato
E proprio in merito al Covid – visto che uno dei ricoverati in coma etilico è risultato positivo – ha alzato la voce l’assessore regionale alla Sanita, Alessio D’Amato. “Al rave di Mezzano situazione fuori controllo – ha detto -, nessuna trattativa è possibile. Va ripristinato il corretto ordine pubblico. I servizi della Asl segnalano situazione grave”.
Ieri mattina si è riunito in prefettura il comitato sulla sicurezza pubblica. Stamattina, come annunciato dal prefetto “se la mediazione non va in porto si procederà allo sgombero”.
Elisa Cappelli