Roma – Vincenzo Macello, dirigente di Rfi, è il commissario con poteri speciali che si occuperà, tra le altre cose, del raddoppio della ferrovia Roma–Capranica–Viterbo.
Lavori che interessano in particolare il tratto di circa 14 chilometri tra Bracciano e Cesano, ma che avranno ricadute importanti anche per i pendolari della Tuscia.
La ferrovia Viterbo – Capranica – Roma
La nomina è arrivata dal ministero delle Infrastrutture che ha stilato un elenco di 45 interventi su strade, metro e ferrovie in tutto il territorio nazionale per un totale di 102 opere per un valore di 96 miliardi.
”Il progetto – emerge dal documento del Governo – prevede il raddoppio della tratta Cesano-Bracciano per circa 14 chilometri sulla linea Roma – Viterbo, la realizzazione della nuova fermata di Vigna di Valle e interventi di adeguamento delle stazioni di Anguillara e Bracciano”.
Ma c’è di più. Vincenzo Macello guiderà anche i lavori che prevedono “l’eliminazione di quattro passaggi a livello attraverso la realizzazione di opere sostitutive”.
Il progetto dovrebbe costare circa 360mila euro, e può tener conto di un finanziamento di 253mila euro provenienti dalle leggi di bilancio degli anni scorsi.
Vincello Macello, dirigente di Rfi, è originario di Genova ed ha 55 anni. Laureato in Ingegneria Elettronica nel 1992, inizia la sua carriera in Ferrovie dello stato l’anno successivo, nell’area Ingegneria e costruzioni.
Dopo vari ruoli di spicco tra i quali nel 2003 quello di responsabile della progettazione e della realizzazione degli interventi di rinnovo e potenziamento degli impianti tecnologici per la regione Lombardia e poi, nel 2008, quello di responsabile Mantenimento in efficienza dell’infrastruttura lombarda, assume nel 2018 la titolarità delle direzione Risorse umane e organizzazione di Rfi e poi l’incarico di responsabile della Direzione investimenti.
Macello, inoltre, è anche consigliere di amministrazione della fondazione Fs italiane.